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I vicini froci
Data: 03/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano
Nel condominio era andata ad abitare una coppia gay che faceva discutere tutti. "Ma vi pare possibile una cosa del genere?", "E' inconcepibile!", "Qui abitano dei bambini", "E' uno schifo!" si sentiva dire in giro. La coppia in questione non faceva alcun mistero sulla natura del loro rapporto. "Vanno in giro nudi per casa - disse una dirimpettaia - Io posso vederli da casa mia!". Cominciarono persino a girare per raccogliere firme affinché fossero allontanati. Come se stessero in un palazzo di Manhattan. Il giovane Stefano abitava nella scala accanto e li poteva vedere sul loro terrazzo dal suo, ambedue al primo piano. Erano un po' distanti ma avrebbe fatto carte false per abitare nella casa di quella donna che si lamentava delle loro nudità viste da vicino. Infatti erano due pezzi di boni che lui non se li sarebbe nemmeno sognati. E non lo davano a vedere. Non erano due checche macchietta tipiche dell'immaginazione popolare ma avevano atteggiamenti assolutamente maschili. Alti, palestrati, tutti e due biondi (però uno era in realtà decolorato). Era certo che fossero americani. Infatti erano identici ai fusti che poteva vedere sui giornaletti sconci che nascondeva tra i suoi libri e carte per non farli scoprire dalla madre. Vederli nudi! Magari! Macché, erano italiani, dicevano. Le chiacchiere su di loro si sprecavano e nel condominio erano all'ordine del giorno ma loro o non sapevano o facevano finta di niente, anzi, forse lo facevano apposta a salutarsi con un ...
... tenero bacio in bocca la mattina, sulla porta di casa. Si perché uno andava al lavoro regolarmente per tornare nel pomeriggio dall'ufficio mentre l'altro rimaneva in casa a svolgere le faccende domestiche. Usciva solo per fare la spesa. In compenso avevano messo sul davanzale del loro terrazzo, pendente perso l'esterno, alla vista di tutti, un'enorme pianta fiorita comunemente chiamata "le chiacchiere delle suocere". Mentre i coinquilini dello stabile erano chi più e chi meno agitati a causa loro, chi era scatenato contro e chi diceva di fregarsene e lasciarli fare, Stefano si rodeva dentro perché avrebbe voluto avvicinarli, parlarci e magari... ma no erano solo le solite fantasie da frocio "in nuce". Ad un certo punto girò la voce che c'era crisi tra loro. Infatti, dopo che il "casalingo" aveva faticato tutto il giorno per pulire e cucinare, aspettava l'altro affacciato alla terrazza verso il cortile interno, dove sarebbe passato al rientro, ma, quando quello rientrava dal portone, lui gli chiedeva "Che fai? Vieni su?" quello rispondeva "Tra un po', adesso ho da fare" e si dirigeva ad un'altra scala dove, dicevano ancora le voci, aveva un'amante. Una donna! Un giorno Stefano non ce la fece più a resistere e, con la scusa che gli piaceva la bellissima pianta esposta, suonò alla loro porta sapendo che dentro c'era solo il "casalingo". Quando la porta si aprì rimase a bocca aperta perché, da vicino, era ancora più bono. Oltre all'altezza ed ai muscoli prominenti, aveva due ...