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I vicini froci
Data: 03/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano
... veramente?". Appena il ragazzo disse di si, senza il minimo dubbio, spinse lentamente. Passò il grosso glande, entrò anche tutto il resto, fino alle palle pendenti. Stefano tratteneva il fiato ma tutto fu facile, non sentì alcun dolore. Il giovane intestino era molto elastico. "Tutto bene?", "Si", "Ce l'hai tutto dentro". "Possibile!? - pensò - Tutto quel grosso palo è nel mio culo!?". Anche se sentiva sulla pelle delle chiappe il pelo del maschio, andò a controllare con la mano. Era vero, era tutto dentro! "Che bravo che sei stato - mentre cominciava a muovere il bacino - Si vede che ne avevi una gran voglia. Allora eccolo - e aumentò il ritmo dell'inculata - Eccolo, eccolo, eccolo - sempre più veloce - Prendilo tutto, tuttoooo". E giù a dar colpi sempre più duri, sempre più profondi. "Ahhhhh", cominciò il ragazzino. "Shhh, non ti far sentire". Si morse il labbro inferiore ed emise solo mugolii di soddisfazione, mentre l'uomo spingeva senza sosta e grufolava dietro di lui. "Ti piace il cazzo? Eh, di', ti piace?", "Siiii", "Dillo che ti piace", "Siii, mi piace, ancora, ancora", "Certo, piccolo, certo", e giù menava colpi. "Sei bravissimo anche a prenderlo in culo, sei una troia vera. Prendi, zoccola, prendi 'sto cazzo in culo. Godi, puttana. Tiè, tiè, ti sfondo, ti sfondoooo". Ormai gli stava regalando una monta selvaggia che gli stava spanando completamente il buco. Dopo un bel po' di questo trattamento, il ragazzo se ne venne senza toccarsi. Questa volta ...
... non si stava facendo una sega, questa volta lo stavano aprendo con forza, come aveva sempre sognato. Quell'uomo era meraviglioso in tutti i sensi e lo aveva sverginato senza alcun dolore. Era l'uomo giusto per lui. "Ahhhh, ahhhh, puttanella, sei mia... mia... ti sborro in culo... sborro... sborroooo". Si inarcò gettando la testa indietro, con la bocca aperta, col grido strozzato, per poi ricadere sulla schiena del ragazzino. Poté sentire gli schizzi che lo invadevano, lo riempivano. Poté sentire lo sperma che scorreva fuori a bagnare le palle dell'uomo e scivolare sulle sue e lungo le sue cosce. Fu il paradiso. Si sentiva finalmente realizzato. Ansimava e sentiva nell'orecchio l'ansimare dell'uomo. I due cuori battevano forte all'unisono, pian piano rallentando. L'uomo si sfilò e si sdraiò accanto sfinito. Gli lanciò un sorriso. "Ti è piaciuto?", "Oh, si, è stato bellissimo", "Ti ho sverginato", "Lo sò", "Sono stato il tuo primo uomo. Mi ricorderai per sempre" disse quasi compiaciuto. "Adesso sei il MIO uomo" sottolineò il ragazzo, poi si pentì di quello che aveva detto, pensando che c'era comunque l'altro. Invece "Si, adesso sono il TUO uomo. Adesso non ho altri che te". "Ma...", "Quello? Ormai non c'è più niente tra noi, lui mi ha lasciato. Ma adesso ci sei tu", gli disse sorridendo. Stefano abbracciò per quel che poté il vasto torace, pieno di felicità. E felice fu per tanto tempo ancora. Nessuno nel palazzo se ne accorse. Lui andava di soppiatto all'altra ...