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I vicini froci
Data: 03/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano
... occhi come non ne aveva mai visti. Due bellissimi occhi azzurri iridati. Riuscì a comunque a spiccicare la sua scusa e quello, con un sorriso pieno di denti bianchissimi e perfetti, lo invitò ad entrare. Qui ci fu un'altra sorpresa per lui perché quello parlava si in italiano ma con un fortissimo accento pugliese. Lo accompagnò in terrazza a fargli vedere da vicino la pianta in questione e poi lo invitò a bere qualcosa. La casa, benché piccola, era arredata con molto gusto. L'arredo del salotto era tutto in vimini e si apriva sulla terrazza carica di piante di cui molte fiorite. Era un paradiso di verde e colori che sembrava di stare in una villa di qualche paradiso tropicale. Il tutto aiutato dalla presenza di un pappagallo, appoggiato sul suo trespolo, che ogni tanto lanciava il suo urlo. Il giovane accettò di sedersi a bere una bibita. Il bono gli si era seduto vicino e attaccò discorso. Stefano riusciva a parlare con fatica perché quella vicinanza lo confondeva. Quando quello allungò una mano sulla sua gamba stava quasi per sentirsi male e quando quello si avvicinò per un bacio a fior di labbra stava quasi per svenire. "Sei molto carino, sai?", quello a lui! "Quanti anni hai?". "Diciotto da poco". "Sai che ne dimostri meno? Te ne avrei dati sedici". "Si, lo so, me lo dicono tutti", si schernì abbassando la testa. Quello gliela tirò su per il mento. "Meglio così" e riavvicinò la bocca ma, questa volta, per dargli un bacio vero, di quelli con la lingua ...
... in bocca. Stefano non l'aveva mai fatto. Ad un uomo, poi! Eppure gli venne naturale rispondere allo stesso modo e le due lingue si intrecciarono vorticosamente e si scambiarono le rispettive salive, i loro sapori. L'uomo gli fu addosso, toccandolo dappertutto. Il ragazzo non sapeva che fare, come muoversi. Essere baciato da un maschio così gli faceva credere di vivere un sogno. Mosse le mani che andarono a posarsi sulle cosce di quello e poco dopo (ma come poteva averlo pensato) sul grosso pacco che aveva tra le gambe. Un sospiro di piacere fu la risposta che ricevette direttamente in bocca e lui tastò con più energia. "Ti piace?" gli disse premendogli la mano sopra per farglielo sentire meglio. La accompagnò per tutta la lunghezza della mazza, che andava sempre più aumentando. Gli occhi dissero tutto. Quello si alzò e gli si mise davanti. "Vuoi assaggiarlo?". Senza aspettare risposta, si aprì i pantaloni e li calò assieme alle mutande fino a metà coscia e spuntò fuori un enorme cazzo profumato di maschio e di sesso. Quell'afrore di uomo maturo gli era sconosciuto ma non fu che la prima di altre scoperte di quel giorno. Infatti, quel giorno, avrebbe scoperto cosa vuol dire fare l'amore. L'uomo lo fece alzare, lo condusse in camera da letto e cominciò a spogliarlo. Lui proseguì da solo, con lentezza, un po' imbranato, mentre l'altro si spogliava completamente e si sdraiava così, completamente nudo, sull'ampio letto e cominciò a massaggiarselo. Anche lui salì ...