1. Livia, epilogo


    Data: 03/01/2021, Categorie: Trans Autore: Danytrv, Fonte: Annunci69

    ... scivolano sui vetri come lacrime sul viso e mi resi conto che stavo piangendo. Colta da una crisi di nervi, mi colpì sul volto e mi tirai i capelli con forza urlando. Mi odiavo, volevo farmi male, volevo morire. Credo di essere svenuta perché quando mi ripresi ero distesa sul pavimento gelata, la finestra ancora aperta e fuori era buoi ed aveva smesso di piovere. Percorsa da brividi mi affacciai vedevo le luci degli addobbi alle finestre, la strada illuminata e la gente che freneticamente correva a fare gli ultimi acquisti per il Natale e la tristezza mi strinse in un tetro abbraccio togliendomi il respiro. Il ricordo dei felici Natale passati in famiglia acuì la mia prostrazione. Non volevo vivere quella vita e presi la mia decisione. Mi vestì indossando dei jeans che infilai negli stivali e un maglione girocollo, mi truccai con attenzione, indossai il piumino e presa la borsetta ed uscì. Per un’ultima volta avrei goduto di quella notte poi per me ci sarebbe stata la pace. Camminai smarrita tra gente frettolosa che mi urtava indaffarata, bambini frignanti trascinati dalle mamme e luci dappertutto. Verso le 21 le strade si svuotarono e la pioggia riprese. Entrai in un locale dove si giocava a bingo pensando di fare un’ultima partita in memoria dei momenti passati. Mi sedetti ad un tavolo e la commessa mi consegnò una cartella che pagai pensando che ormai neanche i soldi avevano più importanza per me. C’erano anziani concentrati nel gioco, ragazzi che scherzavano tra di ...
    ... loro, qualcuno declamava i numeri che non segnavo sulla cartellina, pensavo a che vita insulsa e sbagliata avevo avuto quando un signore sui 55/60 anni distinto ed elegante si sedette al mio tavolo. Voltai la testa constatando che c’erano diversi tavoli liberi e pensai quanto fosse inopportuno. “ La prego, so di essere invadente ma stasera non posso restare solo ho bisogno di compagnia di parlare, la scongiuro!” Lui si sente solo? Lui è disperato e chiede aiuto a me? Riprese “ Mi chiamo Aurelio è il primo Natale che passo solo dopo la morte di mia moglie! L’ho vista sola e persa nei sui pensieri, non segna neanche i numeri ed ho pensato che forse anche lei avesse bisogno di parlare con qualcuno!” Aveva gli occhi di chi a pianto molto e dissi “ Sono una trans!” lui per nulla scosso “ Io sono etero ma non vedo questo cosa significhi, siamo due persone sole in cerca di conforto o sbaglio?” Mi lasciò senza parole e riprese “ Posso darle del tu?” Annuì e prese a raccontare della sua vita prima e dopo la disgrazia, che non avevano avuto figli e che era solo, che aveva pensato al suicidio e per questo si era seduto vicino a me per scacciare quell’idea. Chiese di me e non so perché ma gli raccontai la mia storia aprendomi in modo totale e senza riserve comunicandogli che avevo il suo stesso desiderio, porre fine alla sofferenza. Prendevamo le cartelline al passaggio della commessa senza controllarle pur di rimanere li per paura che quel momento magico potesse finire, all’una di notte ...
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