1. Seconda esperienza al cinema


    Data: 03/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: PinoDell99

    Ciao a tutti,
    
    voglio raccontarvi cosa è successo dopo la mia prima esperienza al cinema. Come dicevo nella parte finale del mio primo racconto, i primi giorni dopo il mio primo rapporto sessuale furono caratterizzati da una sensazione di vergogna mista alla “paura” di essere gay. Ci pensavo continuamente e mi chiedevo: perché, pur essendo attratto dalle ragazze, ero stato così eccitato da un maschio e perché, soprattutto, mi era piaciuto così tanto farmi scopare come una femmina nel bagno di un cinema? A tal punto da costringermi a tornare a casa con il culo sfondato e largo come una caverna. La sera facevo fatica a dormire, ero preda di mille pensieri. Man mano che passavano i giorni il mio culo riacquistava la sua elasticità e, di quella esperienza, cominciavo a ricordare solo la meravigliosa sensazione dell’orgasmo, che avevo provato con quel meraviglioso cazzo nel culo. Mi diventava duro al solo pensiero. Ero costretto a masturbarmi anche tre o quattro volte al giorno. Cominciò a farsi strada nella mia mente l’idea di ritornare in quel cinema per incontrare di nuovo quell’uomo di cui non conoscevo il nome ma solo l’aspetto fisico ed il suo cazzo. Ho visto, in quel periodo, numerosi e stupidi film senza mai incontrarlo, sempre da solo e passando interi pomeriggi a guardarmi intorno nella sala buia. Finalmente, dopo qualche mese, presi la decisione di smetterla. Avevo compiuto, intanto, i fatidici 18 anni. Questo mi avrebbe consentito l’ingresso in un cinema che ...
    ... proiettava film per soli adulti.
    
    Poco distante da casa mia, per chi conosce Napoli nei pressi della Posta Centrale, c’era il cinema Eden. Ci passavo davanti tutti i giorni, andando e tornando da scuola. Esponeva delle locandine, all’epoca si poteva, con figure femminili ammiccanti e i titoli dei film stimolavano sempre la mia fantasia. Ogni volta che passavo davanti all’ingresso, rallentavo il passo per guardare all’interno, ma non vedevo altro che la cassiera, annoiata dietro lo sportello, e l’addetto che controllava l’ingresso nella sala. L’ingresso era protetto da una tenda di colore scuro. Cominciai a fantasticare su cosa accadesse all’interno di quel cinema. Qualche amico diceva di esserci stato e di aver visto rapporti sessuali completi nelle più svariate combinazioni. La curiosità era tanta ma anche l’imbarazzo di superare l’ingresso e di avvicinarsi alla cassa per pagare il biglietto. Un pomeriggio, addirittura, mi fermai sul marciapiede di fronte al cinema per studiare le persone che entravano ed uscivano dalla sala. Mi sembrarono tutti vecchi. Non c’era nessuno della mia età. Mi venne il dubbio che l’ingresso non fosse consentito ai diciottenni ma, l’avviso apposto sulla locandina, confermava il divieto d’ingresso solo per i minori di 18 anni. Un pomeriggio, mentre combattevo con me stesso – entro, non entro – notai un tipo che mi guardava con una certa insistenza. Era a pochi metri da me sullo stesso marciapiede. Cercavo di controllare con la coda dell’occhio e mi ...
«1234»