In ginocchio per terra
Data: 16/12/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: babbacombe_lee
... in giù, il contatto dei seni e del ventre con il metallo freddo aumenta la mia sensazione di freddo e finisce di svegliarmi.Mi solleva la gonna di lana, poi sento le sue dita che iniziano ad abbassarmi il collant e allora mi agito, inizio a gridare, ho perso di colpo tutta la sicurezza in me.Le sue mani scendono, le dita agganciano il bordo dello slip, continuano a scendere.Cerco di rimettermi in piedi ma una mano mi spinge bruscamente giù, facendo aderire di nuovo il mio corpo al tavolo.Mi ha completamente denudato il sedere, sento il freddo sulla pelle delle natiche e lui continua a tirare giù.Si ferma solo quando collant e mutandine, arrotolati, sono arrivati all�altezza delle ginocchia.�Sono sicuro che, dopo questo trattamento, farai un ottimo lavoro con lo straccio.�E� di fronte a me, si è tolto la cinghia dei pantaloni e me la mostra sorridendo.Sono completamente terrorizzata, vorrei fuggire ma la catena alle caviglie mi impedisce di camminare e poi, non credo che Matteo mi lascerebbe andare via.Ho paura del dolore fisico, nessuno mi ha mai fatto una cosa del genere, da bambina al massimo qualche sculacciata leggera, ora invece sto per essere frustata.Mi aspetto da un un momento all�altro che inizi a colpirmi con la cinghia, invece sento qualcosa di duro che si introduce tra le mie natiche: mi ha infilato la cinta, di taglio, in mezzo al sedere, ed ora la fa scorrere in su e in giù.La pelle della cinta mi struscia sull�orifizio dell�ano, è una sensazione fastidiosa, ...
... poi la inclina e sento quella specie di lama di cuoio insinuarsi nel mio sesso chiuso e secco.Il movimento si fa più dolce e allora la mia vagina inizia ad aprirsi lentamente.Mi sta masturbando che la sua cintura dei pantaloni, vuole farmi godere prima di frustarmi.Comincio ad essere bagnata, cerco di rimanere immobile, ma non ci riesco, ora il movimento si fa più veloce, sento di essere tutta aperta e mi prende un senso di vergogna, ma non posso restare impassibile come vorrei. Ma veramente lo vorrei?Comincio a gemere, a sospirare, mi chiedo se è solo per quello che mi sta facendo o mi eccita l�idea che dopo mi frusterà.Cerco di scacciare dalla mia mente questo pensiero, mentre il piacere mi prende. Mi sto muovendo, in miei fianchi ondeggiano leggermente, cercando di andare a tempo con il movimento che lui imprime alla cinta.Si è fermato, ha tolto la cinta ed io ho continuato a muovermi per qualche secondo, prima di rendermi conto che era finita.Grido forte quando mi colpisce e la mia voce mi sembra stranamente acuta, innaturale, come se non mi appartenesse.Non mi ha colpito con la cinta, ha usato la mano, una sculacciata sul mio sedere nudo, forte e secca.Rimango immobile mentre lui continua, colpendomi sempre più forte, mi ha detto che se mi muovevo mi avrebbe frustato sulle tette, non so se avrebbe veramente il coraggio di farlo, ma preferisco non rischiare.I colpi si susseguono ed il bruciore si fa sempre più insopportabile, ma lui continua implacabile, incurante delle mie ...