In ginocchio per terra
Data: 16/12/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: babbacombe_lee
... strizzo e poi lo butto sul pavimento.Inizio a strofinare, mi spezzo subito un paio di unghie ma so che devo continuare.L�acqua è gelida, lo straccio è ruvido e l�odore della varechina è orribile, ma vado avanti.Il pavimento è fatto con delle marmette quadrate di graniglia grigia, ruvide e per niente facili da pulirsi, ma sono talmente sporche che, anche dopo una passata superficiale, la differenza è abissale.Guardo il pezzo già fatto e sono presa da un senso di orgoglio: sono contenta, sono gratificata dal lavoro fatto. Possibile?Sto diventando esperta, le mie mani si muovono più rapidamente e la parte di pavimento pulito aumenta.Decido di cambiare l�acqua, che è diventata completamente nera e così spingo il secchio verso i lavandini.Una volta arrivata mi rendo conto che non riesco ad alzarmi in piedi tenendo contemporaneamente il secchio.Il secchio è senza manico e dovrei tenerlo tra le braccia, ma le braccia mi servono per tirarmi su, poggiandomi al muro e aggrappandomi al bordo del lavandino, perché, con i piedi tenuti uniti dalla catena, non ho abbastanza equilibrio.Provo inutilmente, due o tre volte, poi alla fine mi rendo conto che. l�unica possibilità di svuotare il secchio, è servirmi della griglietta sul pavimento vicino al rubinetto, così mi sposto di nuovo, strisciando sul pavimento, con il secchio davanti a me.Devo far piano, perché la griglia è piccola, così inclino un po� il secchio ed inizio a versarne il contenuto.Ad un certo punto devo aumentare ...
... l�inclinazione e succede il guaio: rovescio troppa acqua e questa non viene raccolta subito dalla griglia.Cerco di indietreggiare, ma non faccio in tempo e mi bagno.Una piccola onda grigiastra ha travolto le mie gambe e sono completamente fradicia dalle ginocchia in giù.Mi metto a piangere.Ho le mani rosse e gonfie, le unghie spezzate, le ginocchia scorticate, a forza di trascinarmi sul pavimento, le calze rotte e inzuppate di acqua sporca mista a quello schifo di varechina che detesto, a tra un po� tornerà Matteo, che magari mi prenderà a cinghiate perché non rimarrà contento di come ho pulito.Poi guardo il pavimento, non manca molto, sta venendo bene, mi dico per farmi coraggio, così, riempio di nuovo il secchio, ci aggiungo un po� di varechina e riprendo il mio lavoro.La porta si è aperta proprio un attimo dopo che avevo finito con il pavimento.Chissà, magari stava guardando dal buco della serratura ed aspettava il momento propizio per entrare.Matteo mi fa i complimenti, dice che sto imparando, che ho un avvenire come lavandaia, poi mi solleva come la volta precedente.Sono ridotta uno schifo: la gonna bagnata e macchiata, le calze completamente rotte sulle ginocchia.Mi stringe a sé, sento la lana del suo maglione che mi sfrega sui capezzoli, mentre lui mi trascina di nuovo verso il tavolo di metallo.Non ho pulito bene? Non è soddisfatto? Mi sculaccerà ancora, oppure userà la cinghia sul mio povero sedere rosso e gonfio?Mi sdraia sul tavolo di schiena.Oddio, penso, mi frusterà le tette, ...