1. In ginocchio per terra


    Data: 16/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    ... che mi spezzi le unghie, perché non ne è rimasta neanche una sana.Mi guardo le mani, rosse e screpolate, mi servirebbero dei guanti di gomma.La pulizia degli orinatoi, tutto sommato, è meno peggio di quel che mi aspettavo.Alcune incrostazioni vengono via subito e la puzza quasi non la sento, evidentemente mi sto abituando.Mi fermo un attimo a guardare: il pavimento del corridoio sembra pulito e gli orinatoi si potrebbero quasi definire bianchi.Entro nell�ultimo cesso e la puzza orribile mi prende alla gola.Non ci riuscirò mai, penso, poi si materializza davanti a me l�immagine di Matteo che prende a cinghiate i miei seni e decido di provarci.Ci butto subito mezzo secchio di acqua sporca, sperando che ammorbidisca tutte le porcherie appiccicate e aspetto.Dopo qualche minuto mi faccio coraggio e, dopo essermi foderata la mano con lo straccio, inizio a strofinare.Ci metto un�infinità di tempo, anche perché ogni tanto mi devo fermare, presa da forti conati di vomito.Vado a prendere altra acqua pulita e faccio una seconda passata, ora, a parte una striscia color ruggine, dovuta all�acqua che goccia dalla cassetta e che è impossibile da togliere, sembra perfettamente pulito, almeno con la scarsa luce che filtra dalle serrande abbassate.Una breve passata al pavimento ed ho finito, mi fermo un attimo a rimirare il mio lavoro, poi mi ricordo che ci sono altri tre cessi da pulire e mi prende lo sconforto.Non ce la farò, Matteo tornerà prima che io abbia finito e �Le mani sporche e ...
    ... bagnate, afferrano istintivamente i miei seni, come a volerli proteggere, ma è solo un attimo, ce la posso fare, mi dico, e mi dirigo verso il secondo cesso.Cerco di sbrigarmi, ho capito che quello che conta è che io lo faccia, mi vuole umiliare, non gli interessa che sia tutto pulito perfettamente, vuole solo essere certo che io ubbidisca fino in fondo.Sto lavorando in maniera frenetica senza curarmi di nulla, ho le mani gelate dal lungo contatto con l�acqua fredda e la varechina mi brucia, oltretutto, nella foga ogni tanto mi arriva addosso qualche schizzo e la gonna è tutta inzuppata sulla pancia.Mi fermo solo quando ho ripulito anche il quarto cesso e, immediatamente, si riapre la porta.Lo supplico di riportarmi a casa, sono stanca morta e sto morendo di freddo, ma lui neanche risponde alle mie preghiere.Mi guarda con aria schifata, mi dice che puzzo da far vomitare, poi mi tira su per la terza volta.Mentre mi riporta lentamente verso il tavolo, stretta a lui, sento il suo pene eretto, dentro i pantaloni, che mi preme in mezzo alle gambe ed inizio ad eccitarmi.Con il viso appoggiato sulla sua spalla lo supplico di scoparmi ancora, ma lui si scosta e mi dice di non stargli addosso, perché sono sporca di piscio e di merda.Sento una nota disprezzo nella sua voce e mi accorgo che questo mi eccita ancora di più.Di nuovo sdraiata sul tavolo di ferro, lo lascio fare, gemo di piacere mentre mi sfila nuovamente le calze e lo slip, pregustando quello che sta per accadere.Quando capisco ...
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