1. Ventenne ma divisa mi sceglievo gli uomini, ora lui ha scelto me


    Data: 07/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: chiodino

    ... certo no, ma non mi perdonerà mai, non vorrà saperne più di me e questo mi toglie quasi la forza di pensare e di sperare. Uno strano groviglio di pensieri mi distrugge. Cosa farò? Ma di uomini ne posso trovare quanti ne voglio. Io però voglio lui. Lo amo! Non è vero, neppure so cosa significhi essere innamorata. Ma lui mi ama? Perché mai è qui? Tengo la testa bassa, non oso guardarlo. Perché lo hai fatto? Esito. Perché l'ho fatto? Non lo so rispondo poi. Un gesto...di ribellione, finisce piano. E' il tono che mi spaventa ancora di più. Sembra dispiaciuto, dispiaciuto di dovermi abbandonare...lo conferma un attimo dopo. Dovrò fare a meno di te. Riesco a vederne per un attimo il viso, sembra proprio gli spiaccia e guarda assorto per terra. Se gli spiace perdermi...è la disperazione a darmi il coraggio di parlare. Tienimi con te, lo supplico, non ti chiedo di perdonarmi...non so cosa altro dire, taccio di nuovo.Non ho intenzione di perdonarti. E qualche attimo dopo. Raddrizzarti, modellarti come voglio però sarebbe estremamente faticoso, anche lungo. Mi piaci ma sei una ribelle...una ribelle nata. No, impossibile. Quei ma e però avevano acceso una fiammella di speranza. Farò quello che vuoi, ti prego. Esita. Ti prego, ripeto con un singhiozzo mentre cerco di abbracciarlo. Non si scosta, sembra indifferente. Va bene, parliamone, non qui però. Vai al solito posto. Ti daranno la chiave, sali e mi aspetti. Nuda ed in ginocchio, io devo fare qualche telefonata urgente...non farti ...
    ... troppe illusioni però. Posso lavarmi, gli chiedo mentre già si allontana. Scuote le spalle. E' un si, un no od un fai quello che vuoi? Un quarto d' ora soltanto e sono nella sua camera. Fremente e titubante mi libero di tutto, puzzo, puzzo come una capra. Nel dubbio passo un asciugamano umido per tutto il corpo, mi asciugo e mi pettino. Ho il viso segnato da l' ansia, neppure mi riconosco più. Sento un motore sotto le due finestre che ho spalancato per dare aria alla camera. Le richiudo e mi inginocchio nel centro della stanza.Non ha accennato a punizioni. Non oggi almeno. Cosa potrà mai farmi? Sono già stata punita con qualche �buffetto�, due o tre scapaccioni neanche forti. Poi scuoto le spalle, faccio un sospiro profondo. Tutto ma non essere lasciata. Che sarà mai qualche scapaccione?Sta arrivando ed io rapidamente mi giro verso la porta, chino il capo mentre questa si apre. Non fiato e lui sembra neppure vedermi. Sento lo scroscio, sta facendo la pipì, poi lo sciacquone, qualche attimo ed è seduto sulla poltroncina. La mia ansia cresce ma spero. Se mi ha fatta venire...Mi fissa in silenzio ed io ne rabbrividisco. Dovrò punirti, lo sai. Lo capisci? Si, lo sapevo fin da prima. Ti ho disobbedito...si tu mi hai sfidato. La punizione sarà dura, dolorosa. Puoi però evitarla. Alzo il capo speranzosa, ma il suo viso mi toglie ogni illusione. Puoi evitare la punizione dicendo che te ne vai. Per un attimo resto immobile perché incredula di questa enormità. E' impossibile dico e ...
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