1. Da geloso a schiavetto 7


    Data: 09/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    ... questa posizione….”
    
    La portai con la sferettina rivolta verso il mio buchetto e spinsi……
    
    La saliva aveva ben ammorbidito il buchetto e con un piccolo sforzo entrò la pallina;
    
    poi spinsi ancora e sentii che si allargavano le pareti per permettere al resto di entrare ma non era doloroso, ormai ero talmente eccitato che avrei fatto di tutto.
    
    “bravo, ora vieni indietro di un passo e appoggiando il fondo della boccetta su un tallone mettiti in ginocchio”
    
    Facendolo sentii il flaconcino entrare ancora un po’
    
    “ottimo adesso chiudi gli occhi e scendi bene sul tallone, voglio vedere che entra fino in fondo”
    
    Obbedii e con gli occhi chiusi sentivo ancora meglio quella cosa che mi penetrava senza il minimo dolore anzi……
    
    Percepii movimento davanti a me ma da bravo rimasi ad occhi chiusi fino a nuovo ordine….
    
    “adesso puoi aprirli”
    
    Aprii gli occhi e poi spalancai la bocca senza emettere un suono a causa di quello che vidi.
    
    Si era seduto sul letto completamente nudo con le gambe un po’ allargate mostrando a venti centimetri dal mio viso qualcosa di inumano.
    
    I miei occhi partirono dal basso dove c’era un sacco, che conteneva i coglioni, enorme; da lì partiva un bastone scurissimo pieno di vene in rilievo grande e lungo come il mio braccio e per finire una cappella grande come una pesca ma leggermente a punta di colore viola scuro tipo una prugna gigante.
    
    “hai visto qualcosa che ti piace?”
    
    Registrai la domanda con una parte del mio cervello ma non ...
    ... potetti rispondere, continuavo a guardare quella cosa che era anche viva perché ogni tanto si muoveva con degli scatti.
    
    Per la prima volta da dopo che ero entrato in quella camera, risentii la paura: fino ad allora ero stato così concentrato nel voler scoprire e magari toccare l’oggetto misterioso, che non mi era neanche passato per la testa che alla fine avrebbe potuto desiderare di infilarlo nel mio povero sederino.
    
    Quel pensiero forse fu quello che riuscì a sbloccarmi da quella posizione.
    
    “allora dimmi, cosa volevi fare con questo?”
    
    Disse piegandolo un po’ verso di me e mostrandomi il buchetto centrale che mi guardava minaccioso con una gocciolina che spuntava….
    
    “io……..glielo accarezzo….”
    
    “non così facilmente…..devi chiederlo”
    
    “….posso……toccarlo……?”
    
    “devi implorare……”
    
    “la prego…..lo posso toccare?”
    
    “concesso”
    
    Allungai la mano lentamente quasi avessi paura che potesse mordermi e raggiunsi quel tronco;
    
    era veramente bollente e non riuscivo a chiuderci le dita intorno da come era grosso.
    
    Lui sospirò ma non disse niente.
    
    Rimasi un po’ fermo in quella posizione innaturale, oltretutto poggiato su un tallone con un flaconcino nel sedere, poi lentamente provai a far scorrere la pelle liscissima un po’ in giù.
    
    Questo fece muovere di riflesso la cappella facendola sembrare ancora più grande.
    
    Mossi la mano in su ma non potevo arrivare alla cappella senza lasciare la presa, ero troppo vicino base, era troppo lungo!!!
    
    Allora allungai ...