-
Da geloso a schiavetto 7
Data: 09/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987
... l’altra mano e con questa doppia impugnatura feci scorrere la pelle in alto arrivando finalmente a coprire un po’ di quella cosa sporgente. Toccarla mi dette i brividi e continuai a sfiorarla in questa carezza leggera che facevo più per me che per lui. “sei un talento naturale, complimenti….” Disse con voce roca ormai credo veramente eccitato “se me lo chiedi ti permetterò anche di assaggiarlo…..” Intanto io mi ero avvicinato col viso a quella cosa che aveva un odore intenso ma che mi attirava e dissi: “la prego….posso baciarlo?” “se ti dico di si dopo cosa fai?” Ormai sapevo cosa rispondere… “me lo infilo in bocca più che posso” Continuavo ad avvicinarmi alitandogli sulla cappella convito che stava per dirmi di si….ma ancora non me lo concesse “e dopo che te lo sei infilato in bocca?” “glielo succhio forte…..” “bravo ma poi quando vengo cosa fai?” “io……bevo tutto….” “allora ti do il permesso” Ero ormai a due centimetri dal mostro e aprendo la bocca provai ad inghiottirlo…..ma era difficile, la cappella era ...
... enorme. Allargai le mascelle al massimo e riuscii a far entrare quella cosa. Mi sentivo la bocca che si strappava, ma era bellissimo, pulsava dentro di me e mi riempiva di piacere. Con un grande sforzo arrivai con le labbra alla fine della cappella e conscio di non poter andare oltre cominciai a succhiare con forza mentre le mani accarezzavano freneticamente quel bastone. Con il culetto facevo in su e in giù sentendo il flaconcino che mi solleticava all’interno e mugolavo di piacere. “bravo sei uno spettacolo, quando rivedrai il filmato non ti sembrerà possibile che tu sia così troia” Il filmato??? Ma mentre provavo a togliere quel tappone per protestare mi poggiò una manona sulla nuca ed esplose in una serie infinita di schizzi bollenti che potevo solo ingoiare visto che la cappella si era gonfiata ancora di più. Mentre mandavo giù il più possibile, anche se una buona parte stava scivolando fuori ai lati della bocca, sentii di nuovo le contrazioni del mio sederino sul flaconcino e venni un’altra volta dimenando scompostamente il culo.