1. Il poker 13


    Data: 09/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    In un attimo l’atmosfera cambiò, sembrava che la temperatura fosse diminuita di 20 gradi in un attimo.
    
    I due tipi che l’avevano appena imbrattata non so come si erano dileguati e Gianna rimaneva lì inginocchiata piena di sperma fissando i due carabinieri atterrita mentre anche noi eravamo immobili.
    
    Arrivava da lontano una litania che piano piano cominciavamo a comprendere:
    
    “……..osceni in luogo pubblico, adescamento e per voi sfruttamento della prostituzione”
    
    “ma io veramente….”
    
    “Lei stia zitta e si vergogni!! Tenga si pulisca il viso e venga con noi!! E voi seguiteci con la macchina”
    
    Intanto il carabiniere che aveva parlato lanciò un asciugamano che Gianna prese al volo e si passò sul viso bianco dal terrore evidente che la pervadeva.
    
    Si avviò verso la loro macchina con il vestito che a causa della rotondità del suo deretano rimaneva tirato su mostrando a tutti la sua mercanzia di altissimo livello, incapace perfino di fare un semplice gesto per coprirsi.
    
    Lo sguardo che mi lanciò prima di salire in macchina era di disperazione pura…..e fu lo stesso che aveva 5 minuti dopo quando arrivammo in caserma.
    
    Per fortuna oltre all’appuntato di guardia non c’era nessun altro all’interno e ci portarono al piano di sotto dove c’era una stanza grande divisa a metà da una parete di sbarre.
    
    Ci fecero entrare tutti e 5 nella mega cella e si allontanarono uscendo dalla stanza di fronte.
    
    Gianna subito esordì:
    
    “e adesso che facciamo?? Ho paura?? Questi ...
    ... chiamano la mia famiglia e mi sputtanano”
    
    “dai stai tranquilla” risposi io “l’unica possibilità che abbiamo e cercare di sfruttare la tua bellezza, raccontagli la storia usando le tue armi e forse riusciamo a cavarcela dai….”
    
    Era disperata, le lacrime le uscivano in un pianto silenzioso mentre noi la consolavamo accarezzandola dovunque e soprattutto sul sedere liscio e bianco che io avevo, nonostante la situazione terribile, nuovamente scoperto.
    
    Fu così che ci trovarono quando scesero i due gendarmi.
    
    “ma….ancora? Non vi vergognate?” Dissero aprendo la cella e tirando fuori Gianna che tremava come una foglia.
    
    “Non è come pensate” provai a dire…”E’ un nostro amico….”
    
    “amico?” Rispose sorpreso il più giovane abbassandosi a controllare……
    
    “Michè….questo è un maschio….”
    
    “Nooo non ci credo fammi vedere…” e si chinò anche lui a guardare il pisellino che spuntava da quella femmina stupenda.
    
    “porca miseria Antò è vero…..”
    
    La notizia li sorprese parecchio e per un attimo riuscii a scorgere un lampo cattivo nei loro occhi….
    
    “E così sei un ricchione è? Altro che amico……”
    
    “Vi posso spiegare….” Disse Gianna con una vocina flebilissima..
    
    “Si spiega dai vediamo cosa ci racconti” disse Antonio il più grande strattonandola e facendola finire col busto sul tavolo ed il mappamondo completamente esposto ai loro e a i nostri occhi.
    
    “avevo perso a carte parecchi soldi e loro si sono arrabbiati e per punirmi mi hanno calato i pantaloni e hanno iniziato a ...
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