Il poker 13 - Racconti Erotici

Il poker 13

... sculacciarmi” mentre lo diceva si toccava il culo come per spiegarsi meglio, ma facendolo lo spinse ancora più in fuori (la zoccola).

“io cercavo di scansarmi ma più lo facevo e più loro dicevano che gli piaceva vedermi muovere il sedere perché dicevano che ce l’ho bello….” E qui lo ondeggiò a destra e a sinistra catturando sei paia di occhi immediatamente (sempre più zoccola)

“Effettivamente il ricchioncello ha un bel culo, bisogna ammetterlo vero Michè?”

“Si assolutamente…..ma vai avanti voglio sentire il resto”

“Poi purtroppo è successo che mentre continuavano a sculacciarmi, il pisello mi è diventato duro e loro se ne sono accorti ed hanno cominciato a sculacciarmi ancora più forte…..”

Lo sguardo dei carabinieri era sempre più interessato e lubrico, infatti, Michele si avvicinò mollandole uno sculaccione fortissimo su una chiappa dicendo:

“così?”

“Ahiaa!!..” gridò e poi con voce roca “si…”

“vediamo se è vero” disse Antonio e dopo uno sguardo di intesa con il collega iniziarono una metodica sculacciata ognuno su una chiappa che durò quasi 5 minuti, alla fine della quale Gianna danzava con quel mandolino non si capiva se per scansare gli schiaffi o se per eccitazione, comunque il pisello lo aveva nuovamente duro come il muro e gli altri sei cazzi presenti erano nella stessa situazione anche se nessuno di noi osava tirarlo fuori.

“allora è vero!! Guarda come ce l’ha duro!!”

E preso da una improvvisa ispirazione prese il manganello che ...

... aveva attaccato alla cintura e lo infilò di colpo in quel culo di burro coll’intenzione di farle mare ma rimase di stucco quando Gianna emettendo solo un piccolo sospiro (che noi sapevamo essere di piacere) continuò il racconto come se non fosse successo nulla:

“Poi mi hanno fatto inginocchiare e mi hanno costretto a baciare tutti i loro uccelli mentre mi filmavano col telefonino e ohhhh” intanto Antonio frustrato dalla scarsa reazione ottenuta in precedenza stava sodomizzandola furiosamente con lo sfollagente mentre l’altro continuava a sculacciare le natiche ormai viola…..”e mi hanno detto che dovevo fare tutto quello che volevano altrimenti avrebbero mostrato il filmato, dove io succhiavo tutti quegli uccelli, alla mia famiglia.

Michele si avvicinò al viso di Gianna e sfoderato un uccello durissimo con una cappella viola da quanto era congestionata, e lo appoggiò alle sue labbra mentre lei continuava il racconto interrompendolo con delle leccate veloci alla punta per suggere le goccioline che fuoriuscivano in abbondanza.

“mi hanno costretto……a ritornare la settimana successiva e……..” l’aveva preso un momento tutto in bocca per la felicità di Michele “……e mi hanno inculato tutti quanti tranne Giorgio perché ce l’ha enorme aaahhhhhhh!!” Antonio aveva sfoderato un uccellone grosso come il mio e, togliendo il manganello, glielo aveva piantato dentro fino alle palle gustandosi il contatto di quelle mele lisce contro il suo bacino.

“ti piace l’uccellone nel culo eh ...