1. Il poker 13


    Data: 09/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    ... atteso da tutti e temuto dalla nostra schiavetta.
    
    Fu messa sul tavolo in ginocchio con le natiche poggiate sui talloni, poi sempre senza staccare le natiche dai talloni, le facemmo appoggiare il busto sul tavolo in modo che il culo fosse esposto e divaricato al massimo.
    
    Poi Giorgio si mise davanti al suo viso e porgendole il barattolo se lo fece ungere abbondantemente, cosa che lo faceva impazzire perché lei lo stava facendo con cura metodica ma anche con una sensualità infinita.
    
    Io presi una ditata enorme di crema e le unsi lo sfintere mettendoci quattro dita senza difficoltà e nel movimento provai ad infilarle anche la mano che dopo un pò di resistenza stava quasi per entrare, poi mi fermai e decisi di guidare le operazioni:
    
    “Giorgio appoggiale la cappella e non entrare, deve fare tutto lei”
    
    Giorgio poggiò la punta di quella cosa spaventosa e la lasciò lì esercitando una leggera pressione e facendo così incurvare un po’ indentro le natiche.
    
    “Gianna adesso tu ondeggerai lentamente avanti e indietro e ti inculerai da sola, l’unico aiuto che possiamo darti e che avrai sempre un cazzo in bocca che sappiamo quanto ti rilassa, sei pronta?”
    
    Non rispose ma iniziò a dondolare avanti e indietro dolcemente mentre subito una cappella le allargò la bocca.
    
    “mmmmm……” ancora la pelle si tendeva ma la cappella sembrava non entrare, intanto ondeggiava con più impegno
    
    “mmmmmmmmmmm” stava entrando, il bordo aveva ceduto e la cappella era entrata quasi fino a ...
    ... metà, la pelle di Gianna era tutta bagnata di sudore e Roberto che era il padrone del cazzo in bocca lo spinse fino in fondo così lei fu costretta ad arretrare.
    
    “MMMMMMMPPPPPHHHH”
    
    La cappella era dentro!!! Giorgio non credeva ai suoi occhi e a quello che sentiva.
    
    Tolse la cappella facendo un incredibile “plop” e mentre guardavamo affascinati il culetto che tentava di richiudersi rientrò di nuovo lentamente ma inesorabilmente fino al punto di prima e iniziò un lento avanti indietro di pochi centimetri facendolo quasi uscire e rientrare fino a quel punto.
    
    “AAAAAAHHHHHHHMMMMMMMPPPPHH!!!!”
    
    Aveva improvvisamente dato un colpo infilando tutta la cappella e qualche centimetro del tronco d’albero che aveva al posto del cazzo proprio mentre davanti stava cambiando l’uccello da succhiare.
    
    Prontamente Franco le ritappò la bocca mentre Giorgio iniziava a scorrere avanti e indietro col suo randello mentre Gianna guaiva come una puledra alla prima monta.
    
    Il cazzone smisurato entrava ed usciva tra quelle natiche meravigliose e ad ogni affondo entrava un centimetro in più finche iniziò ad incularla con forza e Gianna con le lacrime che le uscivano ad ogni affondo, mezza soffocata dal cazzo di Fanco, mugolava sempre più sommessamente.
    
    Dopo dieci minuti abbondanti Gianna non si lamentava più, Franco le tolse il cazzo di bocca ed udimmo un suono gutturale che usciva dalla sua bocca ad ogni affondo, ma non cercava più di scappare: rimaneva lì cercandomi con gli occhi con ...