1. In palestra con uno sconosciuto (parte 2)


    Data: 10/01/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... il tuo nome o che ti costituisci alla polizia! Quello che mi hai fatto ieri sera è stato mostruoso, non pensare di potertela cavare così! -.
    
    - E cosa avrei fatto? –
    
    - … non giocare con me, sai a cosa mi riferisco! – stavolta glielo grido in faccia.
    
    - Se ti riferisci a quando ti sei messa a tremare non è certo colpa mia. Io stavo solo cercando di usarti per raggiungere il mio piacere personale -.
    
    Io rimango inebetita da così tanta freddezza e sincerità. Il bastardo pare non rendersi conto della gravità della cosa e continua dicendo: - E se ti riferisci a quando hai cominciato a gemere sulla panca, o a quando hai lasciato che ti asciugassi, bhè nemmeno quello è colpa mia. Sei tu che me lo hai lasciato fare. Non ho notato troppa resistenza da parte tua -.
    
    Io rimango sconvolta da come subito stia cercando di girare la frittata, ma in realtà rimango zitta perché so che è vero.
    
    - Se io mi fossi opposta, tu mi avresti picchiata! –
    
    - Non picchierei mai una donna, e quando tu mi hai schiaffeggiato io non ho mosso un dito! – la sua bocca si contorce in una smorfia di godimento.
    
    “Ha ragione” penso, “io non mi sono, praticamente, mai opposta”, a quel pensiero mi sembra di essere colpita come da uno schiaffo morale. “Davvero gliel’ho lasciato fare?”
    
    Lui non perde tempo e rincara la dose: - Dentro di te hai il mio sperma, probabilmente sulle tue unghie hai della mia pelle. Davvero hai bisogno del mio nome per andare alla polizia? Perché non sei andato da loro e ...
    ... hai preferito venire da me? -.
    
    - Io… Io non ci avevo pensato – dico insicura e ormai sconfitta nell’anima e nell’orgoglio. Comincio a maledirmi di nuovo per essere stata così stupida, ma i miei pensieri vengono resi ancora più confusi dall’uomo che comincia a toccarsi il pacco che ormai è in evidente crescita.
    
    Comincio a sentirmi a disagio e comincio a preoccuparmi di nuovo. Perché non ero voluta andare alla polizia? Davvero inconsciamente ho deciso di non denunciarlo?
    
    Mi alzo dicendo - non è stata una buona idea venire qui. Ora me ne vado! –
    
    - No, aspetta! – mi dice alzandosi anche lui. L’uccello non gli sta più nelle mutande e infatti lui prontamente le abbassa e rimane completamente nudo davanti a me – Ti è mancato? -.
    
    Sento il cuore accelerare spaventosamente i battiti, mentre rivedo l’oggetto del mio piacere. Il cazzo è quasi in completa erezione e rivederlo mi fa venire un leggero giramento di testa. Attribuisco alle sue dimensioni il godimento della sera prima. “Non posso farmi fregare di nuovo da questo schifo di uomo!”.
    
    - Falla finita! – gli rispondo girandomi e prendendo la strada per l’uscita.
    
    - La porta si apre solo con le chiavi -.
    
    “Mi ha appena fregata… se è vero sono bloccata qui dentro.”
    
    - Dove sono le chiavi? Dammele che me ne devo andare! – alzo la voce.
    
    - … senti, facciamo così! Ora, come hai ben visto, mi hai fatto venire voglia. E’ l’effetto che mi fai, lo sai. Tutto questo è colpa tua. Resta qui qualche secondo, aiutami a ...
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