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Il cavaliere del mulino
Data: 10/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner
... raggomitolarsi e sperare che l’uomo sopra di lui si stancasse presto. «Non vali il pane che mangi,» continuava ad inveire il suo patrigno senza smettere di colpirlo. Era frustrato perché Dale non aveva il fisico adatto ai lavori pesanti, era ancora più esile di sua madre, e adesso che lei era morta se non trovava una soluzione avrebbe dovuto essere lui stesso a lavorare. E più ci pensava più si infuriava, e più si infuriava più desiderava che fosse il ragazzo ai suoi piedi a pagare il prezzo della sua sventura. «Buon’uomo,» disse dal nulla una voce maschile sconosciuta, il timbro di voce era caldo e rassicurante e allo stesso tempo deciso. «Mentre passavo qui accanto non ho potuto fare a meno di sentire…» Il mugnaio si immobilizzò a metà di un calcione, sorpreso. «Chi è la?» Disse scrutando in direzione della voce, facendosi attento. Lo straniero era controluce, e almeno all’inizio per il mugnaio fu difficile metterne a fuoco i dettagli. Per un attimo gli parve un demone avvolto dalle fiamme e sì spaventò non poco. «Solo un viandante in cerca di cibo e riparo dopo un lungo viaggio.» Rispose lo straniero facendosi avanti. Allora il mugnaio vide che non era un demonio, ma un uomo a cavallo con la cotta di maglia sopra il vestito porpora, la spada chiusa nel fodero assicurata alla cintura e un elmo scintillante stretto nella mano destra. «Non c’è da mangiare, né posto per dormire, qui,» disse subito il mugnaio fissando arcigno lo straniero. Dale ...
... intanto, profittando della momentanea distrazione del suo aguzzino aveva iniziato ad allontanarsi, dolorante, trascinandosi sui sassolini aguzzi del bagnasciuga. «C’è una locanda, in paese, a mezz’ora di cavallo da qui.» Disse il mugnaio, sperando così di sbarazzarsi al più presto dell’inaspettato quanto sgradito ospite. «Non vi arrecherò disturbo,» disse il cavaliere. «E posso pagare.» Aggiunse subito portando la mano a una borsa che teneva legata alla cintura, vicino alla spada. Gli occhi del mugnaio si fecero grandi e attenti, e il suo atteggiamento cambiò radicalmente. Pregustando avidamente l’oro del cavaliere. Indicò al viandante dove legare il cavallo, e dimenticando il ragazzo percosso che si era raggomitolato in un angolino, fece strada al suo danaroso ospite verso la piccola casa accanto al mulino. Dale, ammaccato e dolorante, rimase rintanato al riparo fra le rocce per molto tempo, finché il sole non scomparve dietro l’orizzonte e iniziò a fare troppo freddo e buio per restare all’aperto. *** Dentro casa, il nuovo arrivato sedeva a capo di un tavolo imbandito come Dale non aveva mai visto, c’erano tutte le loro provviste, pane e formaggio e vino e birra, e un fuoco scoppiettante illuminava e scaldava ogni angolo dell’unica stanza di cui era composta la dimora. Il suo patrigno sedeva tranquillo rivolto al fuoco sull’unica poltrona dall’alto schienale che era stata di suo padre, e anche se Dale non poteva vederlo immaginò che contasse soddisfatto le ...