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Il cavaliere del mulino
Data: 10/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner
... e la linea dritta del naso. Aveva le labbra sottili distese in un caldo sorriso sotto la folta barba. «Tuo padre è andato via di fretta,» disse dopo qualche minuto il forestiero, la sua veste porpora sembrava viva alla luce fluida delle fiamme. «Sono sicuro che farà buon uso delle monete che gli ho dato.» E dicendo questo il suo sorriso si allargò sensibilmente. Trangugiò d’un sorso metà del boccale, e si sporse sulla poltrona in direzione del ragazzo. «Ma adesso pensiamo a noi.» Disse, fissando Dale dritto negli occhi. *** Dale era sul letto dei suoi genitori, sistemato in un angolo riparato dell’unica stanza della casetta. Aveva le braccia tese sopra la testa e i polsi sottili legati insieme, assicurati alla struttura in legno del letto. La pelle era tesa sulle costole e aveva lo stomaco scavato sotto il petto che si gonfiava al ritmo del suo respiro accelerato. Anche le caviglie erano legate ai piedi del letto, costringendolo a tenere le gambe divaricate. Era completamente nudo. Il cavaliere sospirò rumorosamente sdraiato al fianco del ragazzo immobilizzato e indifeso. «Ti prego liberami, mio signore.» Si lamentò Dale, a disagio. Così esposto e vulnerabile appariva ancora più giovane. La sua pelle morbida era quasi priva di peli, fatta eccezione per una chiazza di riccioli chiari alla base del cazzo morbido. I capezzoli erano rosa e duri a causa dell’aria che iniziava a farsi più fresca mano a mano che il fuoco si esauriva. «Ormai sei mio,» ...
... disse tranquillamente il cavaliere. «E ho intenzione di giocare con te per molto, molto tempo.» Dale si mosse a disagio sul letto, ma il suo cazzo iniziò a pulsare lievemente, contraendosi con un brivido. «Ti piace l’idea?» Gli chiese il cavaliere fissandolo intensamente tra le gambe. Dale seguì il suo sguardo e arrossì. Scosse la testa ma il suo cazzo non smetteva di pulsare. «Si,» disse l’uomo sdraiato al suo fianco. E fece scivolare la mano sinistra sul suo petto nudo, sentendo i capezzoli duri solleticargli il palmo aperto. «Ti piace,» «Ti prego,» ripeté Dale, piagnucolando. Mentre la mano si avvicinava all’inguine, il cavaliere avvertì il movimento dell’addome teso sotto le dita. La pelle era morbida e calda, più calda vicino al pene che sulla pancia. Dale si lamentò ancora e il cavaliere si sporse in avanti poggiando le sue labbra su quelle umide e calde del ragazzo. E quando gli fece scivolare la lingua in bocca chiuse saldamente il pugno intorno al suo cazzo ormai duro. Il cazzo di Dale era abbastanza impressionante per un ragazzo tanto esile eppure quasi scompariva in quella mano dalla presa ferrea. Il cavaliere diede una leggera stretta, facendolo sussultare. La paura negli occhi di Dale era un afrodisiaco per l’uomo, che mise a tacere le sue suppliche premendo le labbra contro quelle di lui e risucchiando in bocca la sua lingua. Il cavaliere era sicuro che il bacio gli piacesse, il ragazzo adorava che nel mentre gli tirasse i capezzoli ...