1. Incontrando andrea - 2


    Data: 11/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: palbe, Fonte: Annunci69

    La domenica mattina organizzo presto le faccende e le incombenze della giornata, alle 11 ho appuntamento con Andrea. Il nome che il mio simpatico albanese mi ha dato è Andrea, quindi lo chiamo Andrea.
    
    Per la mia esperienza ho conosciuto un centinaio di Andrea, o sedicenti tali, pare sia un nome gettonatissimo tra i maschi che vanno a caccia di maschi.
    
    Alle 11 del mattino puntuale sono arrivato in stazione a Mestre.
    
    Quanti ricordi questa stazione. Vent'anni prima ai bagni pubblici ci trovavi un giro di maschi pronti a farsi succhiare che se anche non eri puttana dentro, lo diventavi per forza... l'appetito, si sa, vien mangiando, o succhiando e bevendo...
    
    Mentre sono preso da questo porno amarcord nella mia testa, arriva questo tipo che trasuda testosterone da tutte le parti: "Ciao sono Andrea"
    
    "Ciao Andrea, sono Alberto"
    
    "Andiamo via di qui, e ci prendiamo un caffè al bar"
    
    "Non mi porti subito a casa tua?" A questa mia affermazione, mi guarda e mi sorride, come a dire "che cagna che sei, appena senti odore di maschio ti inginocchi!" E come dargli torto se lo avesse pure pensato.
    
    Seguiamo tutto l'iter "della prima volta", ci troviamo in un luogo popolare, ci riconosciamo, andiamo via da lì (quasi sempre perché l'altro è un gran frequentatore di gay dichiarati, e non vuole farsi vedere con un gay nuovo, altrimenti i suoi abituali amanti gelosi, vecchi e invidiosi, gli rompono il cazzo e lui non si può sfogare quando vuole e con chi), ci rifugiamo in un ...
    ... bar, manco a dirlo, gestito da cinesi e qui, sorridendomi inizia a flirtare, a tirare l'amo, e aspettare che il pesce (cioè io) abbocchi, e io abboccherò.
    
    La nostra conversazione rimane su toni leggeri, facciamo ancora riferimento al Greco che gli ha incautamente dato il mio numero, ci ridiamo su quando io affermo: "se ne vale la pena devo ricordarmi di chiamare il Greco per ringraziarlo!".
    
    A questo punto io ho abboccato e lui mi dice che abita in una catapecchia, che si vergogna a farmela vedere, che preferirebbe aspettare, ma io insisto dicendogli che non ho paura delle catapecchie.
    
    Così lo convinco e ci incamminiamo, dietro la stazione, e andando per campi, ci ritroviamo davanti a un rudere abbandonato, apparentemente, ma al nostro arrivo, come quando alzi un tappeto e sotto ci sono formiche, iniziano a uscire 3 tipi che lo salutano, con molto rispetto.
    
    Dentro di me, inizio a farmi l'idea che forse sto tentando la sorte troppo facilmente, sono con uno straniero, sconosciuto, nei pressi di una casa abbandonata e chi ci abita ha facce poco raccomandabili... Si mette male, penso dentro di me, e sembra che io lo abbia detto a voce alta, tanto che il nostro Andrea, mi guarda e mi dice: "qui sei al sicuro, non ti può succedere niente con me, niente che tu non voglia".
    
    Sorrido e mi fa entrare in una stanza della casa abbandonata che ha una gradinata e un corridoio.
    
    Percorriamo il corridoio e arriviamo in una stanza arredata. Proprio arredata, con un letto, una ...
«1234»