Due fate nella notte
Data: 17/12/2017,
Categorie:
Trans
Autore: darko64, Fonte: Annunci69
... mescolate tra loro... il culo stupendo di katia... anzi della Padrona Katia, la fuga veloce verso casa sua, quando ancora pensava che tutto sarebbe finito con una bizarra scopata, poi la benda il non capire cosa succedeva ma il desiderio di volersi affidare alle sue mani.. poi il resto il sapore di un uccello nella sua bocca..che schifo pensò... ne sentiva ancora odore e sapore... violato ..se lo avessero saputo i suoi amici..la sua fama da "colui che non ne perde una..." sarebbe finita nel cesso.. "ma dove le trovo! " gli venne da pensare... questo pensiero lo svegliò... cercò i vestiti lasciati in giro per casa..li indosso zozzi e puzzolenti come erano.. " la macchina sarà ancora lì" pensò.. uscì di corsa nella città ancora semivuota, circondato dal lento sonno di chi usciva di casa non certo con le sie aspettative nella testa..arrivò in pochi minuti ..al posto dell'auto di Katia... nulla il vuoto.. lo stesso che sentì forte in quel momento nella sua testa...la desiderava..solo di questo era certo.. a costo di dover pagare lo stesso prezzo di quella notte..a costo di pagarne di più alti...
Si incamminò verso casa.Sentiva i passi risuonargli nella testa.Lo sguardo ,saettava negli angoli bui immaginando di vederle.Di sorprenderle.Voleva sapere,parlare.Urlare.Giunto a un incrocio,una figura scura attirò la sua attenzione.Tre nottambuli vocianti la celarono al suo sguardo.Una delle due,come cazzo si chiama l'altra.Pensò.Attreversò un strada incurante dei semafori ...
... lampeggianti.Riapparve all'angolo di una via stretta.Ansimante cercò di cavar fuori la voce,ne venne fuori un rantolo.L' alba incombente inghiottì di nuovo il suo nero angelo.Dannazione,imprecò.Si appoggiò al palo di una fermata del bus,deciso a prendere il primo che fosse passato.Una presenza,l'odore di una sigaretta appena accesa lo fece voltare.Una donna alta,su tacchi a stiletto, lo guardava fumando con studiata grazia.Paolo,ebbe un sussulto.Ehi,tu sei...Ma Katia...Lei non rispose,sorrise.La guardò bene,era l'amica.Quella che l' aveva sbendato.Si,riconobbe quegli occhi lunghi e obliqui e...le labbra.Ora era davanti a lui ammantata in un lungo capotto di pelle nera.Si,tu sei lei,sono sicuro.Come mai sei sola? Lei buttò la cicca in terra e la schiacciò con la punta acuminata dello stivale.Non ti conosco,disse con voce quasi rauca.Si avvicinò a lui sfiorandogli la patta con l'indice.Sei carino,però.Lui,rimase immobile,sentì di nuovo quel profumo di viole..
La notte inghiottì di nuovo il suo nero angelo
..che stronza ..pensò... pensò a come lo aveva usato...gli tornò ancora in bocca quel sapore...ma dove era andata... si rese conto che iniziava a pensarle al femminile, malgrado l'arnese che pendeva loro tra le gambe.
Si guardò attorno nella luce rosea dell'albeggio.. un'ombra inconfondibile gli catturò l'attenzione.. profumo di viola che risaltava nella brezza della mattina...la seguì.. ..sporco..assonnato.. disperato.. sapori profumi e sensazioni che conosceva solo da poche ...