Due fate nella notte
Data: 17/12/2017,
Categorie:
Trans
Autore: darko64, Fonte: Annunci69
... ore ormai erano una droga dell'anima.. inciampò in una pozza di acqua stagnante..proseguì asciugando gli schizzi dalla bocca con la manica della giacca...la vide ancora..come in una caccia al tesoro seguiva piccoli indizi insignificanti consapevole di come la disperazione aguzza i sensi.. come un cane che segue il padrone proseguì perdendosi nei vicoli della città vecchia.. non c'era più.. gridò il suo nome... Katiaaaaaa! era pazzo..assetato di diventare folle di emozioni, "cazzoooo " gridò sbattendo i pugni contro una serranda... gli rispose un cane anche lui senza padrone... poi un fiore a terra.. una viola, forse un segno.La raccolse... si accese un lampo di gioia negli occhi come per un bambino che riceve il giocattolo.. ancora una viola profumata vicino ad un portone socchiuso...rimase un attimo timoroso ed immobile..entrò ....
L'atrio era modesto,le cassette della posta a destra.Si avvicinò per sbirciare i nomi degli inquilini.Che razza di cognome avrebbe potuto avere Katia.L'altra pure era un bell'enigma.A parer suo erano italiane.Con la viola tra le dita scorreva le etichette,alcune mancancavano.L'ascensore si fermò al piano terra a pochi metri da lui.Tunk,la porta venne aperta lentamente.Ne uscì una donna piccola in camice azzurro ,trascinava un carrellino e uno spazzolone.Si sentì sorpreso e in imbarazzo come un ladruncolo.Signora,mi scusi...Conosce,ehm,cerco due mie amiche che...sono alte,una è meglio dire ha grandi...Si sentì idiota.La donna rispose ...
... laconicamente...Vada a dormire,giovanotto.In un secondo,fu di nuovo in strada desolato,destabilizzato.Un caffè,voglio un caffè.La mattina lambiva i tetti dei palazzi e la sua anima.La sua vita,le consuetudini...qualcosa era successo.Voglio bere qualcosa di forte,pensò.La sua coscienza urlò. Non farlo!La mandò a quel paese...
il netturbino con la voce rauca urlò al barista " metti un cognac nel bicchiere...!" ...gli basto aggiungere un "anche a me".. lo butto giù in un sorso ..adesso puzzava anche di alcool..ci mancava!
Guardava l'atrio dal bar... voleva chiedere informazioni al barista..ma dopo la figura appena fatta se ne guardò bene …..tornò nell'atrio con fare deciso.
Il sole nascente ora illuminava una porta vetrata dietro l’ascensore… portava su un cortile interno.. fu colto da improvvisa euforia … sapeva di essere sulla strada giusta.. ma una strada per dove?? Pensò !
Da quello splendido culo , si rispose… ! Gli bastò, una porta nera come la notte dominava il cortile.. anche questa era socchiusa… scorse l’interno timoroso.. la sua voce intonò uno stupido …”sono io”.. percorse in penombra un corridoio quasi a tentoni..barcollava tra buio, sonno e.cognac.
La porta si chiuse con un tonfo alle sue spalle.."chi c’è" gridò,…nulla , nessuno rispose; iniziò ad avere paura…proseguì appoggiando le spalle ad un muro che sentiva umido..scale..non cadde per miracolo..doveva essere veramente ridicolo a vedersi..finalmente luce..luce di candele… una porta rivestita di porpora ...