1. Essere me stessa


    Data: 16/01/2021, Categorie: Lesbo Autore: TheWonderbull, Fonte: Annunci69

    ... distrutta.
    
    Livia si allontanò e quando fu sulla porta si girò e guardandomi fissa negli occhi disse: "E non dire che non ti è piaciuto perché sappiamo tutti e due che non è vero".
    
    Ero in condizioni pietose, a fatica chiamai un taxi e mi feci portare a casa. Per tutta la sera rimuginai su quanto successo e soprattutto sulla mia reazione.
    
    Perché non avevo reagito? Potevo schiaffeggiarla o chiamare qualcuno, invece ero stata completamente soggiogata da quel piccolo mostro.
    
    Il giorno dopo mi recai a scuola decisa a porre fine alla carriera scolastica di Livia. Naturalmente era assente così mi ripromisi di agire non appena fosse rientrata.
    
    Passarono alcuni giorni, poi un pomeriggio, sempre in aula dei professori, sentii i suoi passi in corridoio.
    
    Mi si gelò il sangue. Cercai di reagire, di darmi un contegno. Ma quando apparve sulla porta i miei propositi vendicativi si dissolsero.
    
    "Buona sera professoressa" esordì in modo provocatorio.
    
    "Hai preso la scuola per un albergo..." volevo essere arrabbiata ma evidentemente non fui convincente.
    
    "Non sia sempre arrabbiata" continuò lei in tono canzonatorio, "ci sono altre cose nella vita oltre la scuola".
    
    Mi afferrò ai fianchi, non riuscii a divincolarmi. Mi alzò la gonna e con fare sicuro mi abbassò le mutandine.
    
    Fui assalita dalla paura, la porta era aperta e, per quanto a quell'ora c'era poca gente in giro, qualcuno sarebbe potuto entrare. Sarebbe stato uno scandalo, come riuscire a spiegare la ...
    ... situazione?
    
    Mi ripresi quando sentii la sua lingua fra le mie gambe, allora la libidine si impadronì di me.
    
    Anche questa volta Livia si allontanò dopo avermi procurato un orgasmo travolgente acuito dalla paura.
    
    "Alla prossima volta, professoressa."
    
    Mi ripresi a fatica, quando uscii dall'istituto notai gli sguardi dei custodi sicuramente meravigliati del mio aspetto stravolto.
    
    Mi presi qualche giorno di riposo. Volevo pensare un po' a me stessa ed analizzare quanto successo.
    
    Dovetti confessare a me stessa che mai in vita mia avevo provato emozioni così forti. Non con mio marito con il quale il sesso era poco più di un dovere; altre storie non ne avevo avute presa come ero dai miei doveri.
    
    Ero stata soggiogata da una ragazzina diciottenne che però aveva molta più esperienza di me, sembrava che sapesse di me cose che io neanche immaginavo. Mi si gelava il sangue ogni volta che pensavo al pericolo corso in sala professori. Decisi che non mi sarei più fermata il pomeriggio. Dovevo a tutti i costi evitare occasioni così pericolose. Sarebbe stata la fine della mia carriera e anche della mia reputazione.
    
    E mentre ragionavo con me stessa suonarono alla porta e sobbalzai; non aspettavo nessuno. Mio marito non sarebbe tornato fino a sera ed era il giorno di riposo della signora che faceva le pulizie.
    
    Guardai dallo spioncino. Era lei.
    
    Non volevo aprirle la porta ma la mia mano si mosse autonomamente. "Ciao professoressa. Ho saputo che stavi male e sono venuta a ...