1. Amore impossibile


    Data: 18/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: raccontastorie, Fonte: Annunci69

    Salve a tutti, sono nuovo e per la prima volta provo a scrivere un racconto, spero che possa piacere. Per cortesia non siate troppo spietati con le critiche ed i commenti. Se dovesse piacere, questa è solo la prima pare del racconto.
    
    Innanzitutto, persone, fatti ed eventi descritti, sono frutto della fantasia, qualunque riferimento è puramente casuale.
    
    Giuseppe, era un ragazzo come tanti, non più giovane, non più vecchio, un'età indefinita superiore ai 30 ma inferiore ai 40. Età indefinita perchè nonostante i suoi 37 anni, ne dimostra molto di meno.
    
    Anche quella mattina Giuseppe si dovette alzare per andare al lavoro, una colazione frugale molto veloce, giusto un caffè e due biscotti.
    
    Appena uscì da casa l'aria fredda pungente di quell'inverno gelido lo risvegliò del tutto, tra se e se pensò “e che cazzo, quanto manca alla primavera, ma quando ha intenzione di finire questo dannatissimo inverno”.
    
    Salì in macchina pronto per recarsi al lavoro.
    
    Già il suo lavoro, una spina dolente nel fianco, dopo così tanti anni il suo lavoro non gli dava più nessuno spunto di originalità, non aveva più l'entusiasmo di una volta.
    
    Il suo lavoro, commesso in un negozio del centro di Torino.
    
    Come tutte le mattine arriva in negozio, qualche sorriso di circostanza con i colleghi, qualche battutina e qualche mezza risata. Ormai nulla gli riusciva a donare serenità e spensieratezza per più di qualche istante. Eppure una volta era un ragazzo che amava ridere; e rideva, rideva ...
    ... a crepapelle, proprio di tutto cuore, fino ad arrivare al punto di avere crisi asmatiche e i crampi allo stomaco per il troppo ridere. Poi da quando il suo ex compagno lo aveva mollato per un altro, all'improvviso, senza nemmeno una vera spiegazione valida; da quel momento tutto aveva iniziato ad andare storto. L'entusiasmo per la vita, per il lavoro, tutto era svanito nel nulla. Semplicemente si trascinava in giro per il mondo, si limitava a sopravvivere. Vivere ormai era solo uno sbiadito ricordo della vita che era appena terminata così per come l'aveva conosciuto sin'ora. Aveva amato alla follia Simone, più di se stesso, questo era stato il suo più grande errore, mettere come priorità il proprio compagno piuttosto che se stesso, era la sua base su cui costruire tutto, ma da quando l'aveva mollato, scomparendo la base, tutte le sue certezze erano crollate.
    
    Terminato i soliti saluti con i colleghi e le colleghe, inizia finalmente il turno lavorativo, una giornata come tante pensava. Ma a volte il destino si diverte a scombinare le carte in tavola e giocare qualche brutto scherzetto.
    
    Mentre svolgeva la sua mansione di esposizione dei prodotti, all'improvviso sentì un gran vociare, un sacco di ragazzine e ragazzini urlavano a squarciagola brandendo a destra e a manca i propri smartphone per fare dei selfie, qualcuno addirittura chiese ai colleghi di Giuseppe un pezzo di carta ed un biro per ottenere un autografo.
    
    Giuseppe pensò tra se e se “chi diamine sarà arrivato ...
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