1. Amore impossibile


    Data: 18/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: raccontastorie, Fonte: Annunci69

    ... assolutamente bordo basso
    
    - Perfetto, quanti te ne prendo? Due, tre, quattro, dimmi tu
    
    - Facciamo tre per favore.
    
    Nello sporgere i bicchieri, le loro mani ebbero inevitabilmente un piccolo contatto.
    
    A Giuseppe parve di sentire una scossa al dito.
    
    Anche Roberto sentì questa scossa e scostò la mano non appena la percepì, facendosi scivolare dalla mano il bicchiere appena sporta.
    
    Immediatamente si scusò con Giuseppe per l'accaduto, che stranamente rispose con un sorriso, semplicemente scrollò le spalle aggiungendo
    
    non ti preoccupare ogni tanto può accadere.
    
    Erano passate settimane da quel suo ultimo incontro con Roberto, e non poteva far a meno di continuare a ripensarci, quella scossa sentita, quel gioco di sguardi dopo la rottura del bicchiere, mentre entrambi raccoglievano i cocci...
    
    Pensava di esseri ammattito tutto d'un colpo, non era possibile, sicuramente si era immaginato tutto.
    
    Per trentasei anni Giuseppe non aveva mai, e dico mai, seguito una sola partita di calcio, se non in eventi eccezionali come mondiali od europei, ma da dopo quell'incontro, guardava distrattamente le partite di calcio, ufficiosamente per guardarle con il padre, ma in realtà era solo per poter vedere anche solo tramite la tv, quel calciatore che in un certo modo gli aveva regalato un brivido lungo la schiena semplicemente con uno sguardo. Quel giorno Giuseppe faceva il turno di chiusura, e a poco più di trenta minuti dall'orario di chiusura, vide entrare in negozio ...
    ... proprio lui Roberto, incappottato ed avvolto da una sciarpa gigante, per non farsi riconoscere. Entrò ed andò direttamente da Giuseppe, che appoggiato alla propria postazione avrebbe voluto solo sparire, si sentì avvampare ed una strana sensazione di calore lo avvolse in viso.
    
    - Ciao
    
    - Ciao
    
    - Hai bisogno di comprare qualcosa?
    
    - Veramente no, ho fatto un salto perchè... non so perchè, volevo parlarti ma ora che sono qui non so se sia stata una buona idea
    
    - Dimmi
    
    - Non possiamo qui
    
    - Se vuoi appena chiudete il negozio, possiamo andare al locale qui all'angolo per una birra.
    
    - Va bene, dammi mezz'ora circa.
    
    In quell'ultima mezzora Giuseppe non sapeva assolutamente cosa pensare, come mai voleva parlargli? Perchè si era disturbato di venire fino in negozio solo per parlare?
    
    Mezz'ora ma pensò fosse passata un'eternità.
    
    Appena uscì si avvolse il più stretto possibile nel cappotto ed attraversò di corsa la strada, senza nemmeno controllare il traffico. Fu riportato alla realtà da una macchina che suonò il clacson ed inchiodò, facendo uscire il fumo dalle gomme, la macchina arrestò la propria marcia a pochi centrimentri di distanza dal povero Giuseppe che si sentì svenire dalla paura.
    
    Il conducente non fu propriamente gentile con i vezzeggiativi nei suoi confronti mentre si allontava.
    
    Non appena nel locale, chiese al gestore se era presente Roberto, lui fece cenno si sì e gli indicò il tavolino dove era accomodato.
    
    Il bar era un locale normale ...
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