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Due spicchi d’aglio
Data: 18/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: babbacombe_lee
... farmi raggiungere l�orgasmo.Non ho mai fatto una cosa simile davanti ad un uomo che conosco appena e, per l�età che ha, potrebbe essere mio padre, ma non me ne importa niente.Il signor Vincenzo spegne il vibratore e poi lo sfila dalle mie mutandine.è impregnato dei miei umori e sgocciola abbondantemente. Anche il mio slip, completamente zuppo, sgocciola e, in terra, si è fatta una piccola pozza.�Allora, Elena, di� la verità, vorresti essere scopata?�Sì, vorrei, ma sono così sfinita, che riesco solo a far cenno di sì con la testa.�E� presto, non sei ancora cotta a puntino.�Si allontana di nuovo, fruga in un cassetto e torna con un luccicante paio di forbici.Ho di nuovo un momento di paura, temendo che possa farmi del male.Inizia a tagliarmi le mutandine subito sotto l�elastico che le tiene in vita. Procede lentamente, senza fretta, scendendo in verticale.Sento il freddo del metallo che avanza sulla mia pancia, ora è arrivatolì, continua lentamente, gira in mezzo alle gambe e prosegue dietro.Si ferma solo in prossimità della parte posteriore dell�elastico e allarga con le mani i due lembi lungo il taglio.Si sofferma un attimo ad osservare il lavoro compiuto e passa delicatamente un dito sulle labbra della mia vagina, rossa, umida e dilatata.Ecco, è giunto il momento, ora mi scopa, penso io. Ma mi sbaglio.Tiene in mano un affarino di gomma verde, che mi ricorda vagamente l�arbre magique, quel deodorante che si mette in macchina. Più o meno ha una forma simile, stretto in cima ...
... e che si allarga a cono, ma non è piatto come quello.Me lo piazza in mezzo alle chiappe ed inizia a spingere.Fa male ed io grido.�Tranquilla Elena, allarga il culetto e respira profondamente.�Io ubbidisco e sento quel coso entrare dentro.Più che far male, diciamo che ora mi da fastidio e mi fa stare in tensione.Avvicina la sedia e si siede proprio in mezzo alle mie gambe divaricate.Accosta le labbra e mi tocca con la punta della lingua.è come se fossi stata colpita da una scossa elettrica, emetto un grido e spingo indietro la nuca.Mi tocca di nuovo, più in profondità ed io grido ancora.Con due dita miscappuccia completamente il clitoride e ci appoggia la bocca stringendolo leggermente.Sento la sua lingua sfiorarlo e capisco cosa ha intenzione di fare.è troppo.�Signor Vincenzo � basta ...��Basta cosa?��Per favore ...��Cioè?��La prego, mi scopi, ora��Non è ancora il momento.�La sua lingua si appoggia al mio clitoride, poi inizia a stuzzicarlo, girandogli intorno.Grido, mi agito, ma lui continua imperterrito, finché non gli vengo proprio in faccia.L�ho spruzzato di brutto, ma lui non sembra preoccuparsene, si asciuga con il dorso della mano e mi sorride.�Brava. Stai facendo progressi.�Vuol dire che ancora non basta? Sono sfinita e le corde che mi bloccano polsi e ginocchia cominciano a farmi male, e, come se non bastasse, l�arbre magique piantato nel culo mi da sempre più fastidio.�Signor Vincenzo, la prego, sono stanca ...��No, Elena, non è ancora il momento.��La supplico, mi ...