1. Un incubo dal passato


    Data: 19/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77, Fonte: Annunci69

    ... prima volta, durante gli anni di scuola non ricordo di essermi mai azzardato a guardare uno dei miei compagni sotto la doccia, men che meno Michele.
    
    La sua mazza si stava gonfiando sotto il mio sguardo, si distinguevano bene le vene che pompavano, la cappella lucida che sporgeva sempre di più. Aveva un bel cazzo, sicuramente più grosso della media. Quando iniziò a masturbarsi accanto a me, non contenni più l’eccitazione che mi avvolse tra rabbia e paura e mi fece provare una sensazione mai sentita prima. Senza toccarmi avevo il cazzo durissimo, con le mani distese lungo i fianchi sentivo esplodere la mia erezione sotto gli occhi del mio vecchio nemico. Rimasi sbigottito quando Michele si inginocchiò a terra con le mani protese verso di me. Per un istante lo raffigurai nella mia testa come se mi stesse implorando di perdonarlo. In realtà con una mano mi tirò verso di sé e con l’altra mi afferrò il cazzo su cui affondò la sua bocca. Quando realizzai cosa stesse succedendo, già mi pompava con una foga indescrivibile. Teneva gli occhi chiusi in segno di espiazione. Era bravo, sapeva come usare la bocca e la cosa mi eccitò ancora di più. Gli afferrai la testa tenendola salda tra le mani e iniziai a scopargli la bocca con violenza, volevo fargli male, volevo farlo soffrire come lui aveva fatto soffrire me, invece lui godeva sotto i miei colpi. Trovai la strada fino alla sua gola e allungai gli affondi uno dopo l’altro fino a fargli sbattere le palle sotto il mento. Era ...
    ... sconvolto, aveva gli occhi rossi e lucidi con le lacrime che gli segnavano il viso, rigurgitava il piacere mischiato alla saliva che gli colava dalla bocca, ma nonostante tutto mi guardava con desiderio. Ne voleva ancora, sempre di più.
    
    Gli deflorai la bocca finché sentii la cappella dolermi e i coglioni talmente pieni che supplicavano di essere svuotati. Con un ultimo colpo gli penetrai la gola e lo riempii di succo senza neanche dargli il piacere di gustarsi la dolcezza della mia sborra in bocca. Quando estrassi il mio cazzo ancora duro dalla sua fogna, fece giusto in tempo ad allungare la lingua e ripulirmi un’ultima goccia sulla cappella prima che lo rinfilassi nei pantaloni e ripartissi senza avergli rivolto una parola.
    
    A ripensare a quell’episodio, non mi riconosco. Chi mi conosce sa che non sono una persona vendicativa, tantomeno violenta. Ma quella notte successe qualcosa, fui travolto da una rabbia repressa che mi caricò di un’eccitazione fuori dal comune. Più lui godeva più io mi incazzavo sfogando il mio malessere dentro la sua bocca. Comunque il nostro incontro non terminò quella notte, ci fu un inaspettato seguito. Infatti, un paio di giorni dopo mi suonò il cellulare, era un numero che non avevo in memoria. Risposi e una profonda voce maschile mi disse “Ciao, sono Michele”. Mi colse alla sprovvista e non seppi cosa dire. “Ci sei? Ti ricordi di me? Ci siamo incontrati l'altra notte, andavamo a scuola insieme”. Sarebbe stato impossibile dimenticarsi di lui e di ...