La Coinquilina Cap. 3
Data: 19/01/2021,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... tettoia che riparava i carelli. Sara, comprendendo la difficoltà si tirò su il cappuccio della sua felpa e prese a correre verso Gustavo, gridandogli “Guus sono qui, sto arrivando” Gustavo la guardò correre sotto la pioggia e di nuovo si soffermò inesorabilmente ad osservare le sue forme generose muoversi in maniera disordinata ed evidente. Sara, in un gesto inconsapevole aveva preso con una mano un lembo della sua gonna di jeans, sollevandolo da un lato come per agevolare la corsa. Gustavo non potè fare a meno di osservare, tra la nebulosa di gocce scroscianti, che la gonna le era di nuovo risalita in vita, mostrando una macchia nera in corrispondenza del suo sesso che Gustavo interpretò come un paio di mutandine scure. In pochi interminabili attimi, Sara lo raggiunse sotto la tettoia. “Cavolo, proprio adesso si doveva mettere a piovere, in pochi metri mi sono infradiciata” disse Sara un po’ corrucciata. Gustavo fece fatica ad uscire da quella immagine che lo aveva pervaso, ma la frase di Sara lo riportò alla realtà: “Eh cavolo, mi spiace sei tutta bagnata” disse osservando un ciuffo di capelli rossi gocciolanti che usciva dal cappuccio” “ No vabbè sembra peggio di com’è in realtà. Si è bagnata solo la felpa, superficialmente. Ecco l’euro, dai andiamo. Prima facciamo prima arriviamo a casa a cambiarci” “Ok, andiamo” al mio tre corriamo verso l’ingresso: uno..” non fece in tempo a dire il primo numero che Sara gli prese la mano e lo trascinò, con carrello e tutto in una ...
... nuova corsa disordinata verso l’ingresso. Appena arrivati a riparo dalla pioggia, si diressero verso l’entrata: Sara, allora si tolse il cappuccio ed aprì la zip della felpa, rivelando una canottiera a costine bianca che abbracciava le sue forme generose come una seconda pelle. Gustavo subito fu come ipnotizzato da questo suo gesto..i seni morbidi di Sara emersero ben visibili nella loro forma, sottolineati dall’evidenza delle aureole e dei capezzoli prominenti. Ma come al solito la preoccupazione ebbe la meglio e disse: “Sara, ma non avrai freddo senza la felpa?” Sara, di tutta risposta, iniziò a rovistare nella borsa e tirò fuori una pashmina che prontamente avvolse larga intorno al collo e sulle spalle. “Non preoccuparti Gus, con questa avrò tutto il calore di cui ho bisogno, odio sentirmi i vestiti umidi addosso” Sara sembrava ignara dell’inevitabile provocazione del suo stato, o meglio, si comportava come se nulla fosse fuori dalla norma. Gustavo pensò che quella ragazza fosse un po’ strana ed anche un po’ fuori di testa. Entrarono dentro, in mezzo agli scaffali. Sara portava il carrello e ogni tanto ci infilava qualcosa, Gustavo le camminava accanto. Cercò di non guardarla per almeno una decina di minuti. Arrivarono al reparto frigo, per prendere latticini e pasta fresca. Gustavo sorpassò il carrello per andare a prendere degli yogurt. Tornò indietro con le mani piene e buttò tutto nel carrello. Ancora prono su di esso alzò lo sguardo: Sara aveva il bacino girato verso il ...