1. La Coinquilina Cap. 3


    Data: 19/01/2021, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... a schiaffi quell’uomo ma allo stesso tempo la sua erezione era cresciuta a dismisura. Sentiva il suo sesso pulsare sempre più forte proprio come quel primo giorno in cui l’aveva conosciuta. Quell’episodio lo aveva turbato ed eccitato allo stesso tempo. Alla cassa, avevano una coppia davanti, marito e moglie sulla cinquantina. Lui metteva gli oggetti nelle buste, lei sgombrava il carrello. Gustavo vide l’uomo fermarsi un secondo e guardare verso di loro. Gustavo si girò verso Sara: assorta nella lettura di un buono sconto che aveva tirato fuori dal portafoglio, si stava istintivamente e quasi distrattamente accarezzando il seno destro. La sua mano appoggiata lo massaggiava delicatamente quasi a volerlo sistemare in quella canottiera. “Dai...che ti sei imbambolato??” Disse la moglie guardando l’uomo fermo immobile. L’uomo riprese ad imbustare e si dimenticò di Sara. Non lo fece Gustavo. Quel gesto quasi innocuo lo portò al punto di doversi accarezzare attraverso i pantaloni. Stava esplodendo e non sarebbe arrivato fino a casa. In macchina per di più, Sara avrebbe potuto accorgersene e lui sarebbe morto dalla vergogna. “Devo fare pipì” disse Gustavo mentre Sara smistava la roba nelle buste. “Va bene tranquillo, vai pure, pago io poi a casa facciamo i conti e dividiamo” “Grazie, ci vediamo all’uscita” Gustavo si diresse verso il bagno del supermercato. Si chiuse dentro e si slacciò i pantaloni frettolosamente. Il suo sesso schizzò fuori immediatamente. Con la sua mano ...
    ... destra iniziò a masturbarsi con foga, sentendolo crescere e indurirsi sempre di più. Rivide quell’uomo assorto tra le cosce di Sara e lei che distrattamente si toccava il seno. Pensò a quanto avrebbe voluto vederla godere, era curioso di sapere come lo facesse, di sentire i suoi mugolii di piacere. Pensò al suo sesso bagnato e agli umori che colavano sulle sue cosce nude. Al momento dell’orgasmo non riuscì ad evitare di ansimare ad un volume più alto. Ma aveva quasi la certezza matematica di essere solo. Si ripulì velocemente e si lavò le mani. Sara era vicino all’uscita, con la felpa sempre aperta. Era chinata a giocherellare con il cagnolino di una signora anziana. “Tutto a posto? Possiamo andare?” chiese Sara “Sì sì” rispose Gustavo con il volto scuro e basso. In macchina ci fu il silenzio totale. Gustavo non riuscì ad emettere mezzo suono. Si sentiva in colpa ma era anche arrabbiato con Sara, con quell’atteggiamento esibizionista che gli aveva di nuovo fatto perdere il controllo. Lui odiava perdere il controllo. Pensò che si sarebbe abituato prima o poi. Quello che ti sorprende oggi, domani è già routine. “Comunque, mai più in giro insieme” pensò. Sara lo guardò con aria un po’ preoccupata, quasi malinconica. Si vedeva che non capiva il perché di questo suo cambio di umore improvviso. Gustavo allora si intenerì di nuovo, non riusciva ad esserle insensibile. Posò i suoi occhi in quelli di Sara. “Stasera cucino io, ti piacciono le penne al salmone?” Continua......... 
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