1. L'esibizionista


    Data: 20/01/2021, Categorie: Lesbo Autore: Conte01

    Sono Camilla la ragazza protagonista del racconto: “Quando scappa, scappa.”
    
    Dopo quell’esperienza il ritorno alla vita normale fu difficile, durante l’inverno mio nonno si ammalò gravemente e con questo saltarono anche le vacanze.
    
    D’altronde avevo saputo che anche la signora mia amica quell’anno non avrebbe trascorso l’estate in campagna.
    
    Quella mattina di inizio Luglio mi annoiavo, avevo finito gli esami ed i miei dovevano lavorare tutto il mese per cui le vacanze al mare erano lontane, avevo perso i contatti con gli amici del Liceo ed all’Università non avevo ancora legato con nessuno inoltre non ero fidanzata.
    
    Con l’arrivo del caldo il ricordo di quelle serate in campagna si fece più intenso e sentivo addosso un desiderio ed un’eccitazione forte.
    
    Talvolta passavo ore seduta in camera davanti alla vetrata che dava sul giardino.
    
    Abito in una zona residenziale in una villa su due piani quadrifamiliare, in pratica noi stiamo al piano terra e l’appartamento sopra il nostro era in quel momento libero oltre il giardino che risulta completamente all’interno della costruzione altri due appartamenti gemelli.
    
    Il piano terra non era visibile dalla nostra casa per via di un muro che divideva il giardino in due al piano di sopra abitava la famiglia dell’Ingegner Saba.
    
    Mentre leggevo o facevo manicure capitò così di vedere una donna sulla terrazza dell’appartamento di fronte.
    
    Doveva essere la signora Ucraina di cui i miei avevano parlato come della nuova ...
    ... collaboratrice domestica dei Saba.
    
    Di fatto durante la giornata con i miei e i Saba al lavoro eravamo le uniche due persone in casa.
    
    Doveva avere all’incirca sessanta anni, di corporatura robusta ma con un bel viso contornato da capelli biondi.
    
    Probabilmente l’idea nacque così, forse avevo trovato la persona adatta per ripetere l’esperienza dell’anno prima.
    
    Li per li mi sembrò una pazzia poi nella mia mente si concretizzo un progetto e da allora non riuscii più a smettere di pensarci.
    
    Accanto alla porta-finestra nella mia camera c’è una finestra entrambe fornite di tapparelle, in casa c’era una telecamera di quelle che si usavano qualche anno fa, mio padre è fissato e aveva acquistato un modello semiprofessionale corredato di cavalletto.
    
    In pratica sistemai la telecamera davanti alla finestra con la tapparella quasi del tutto abbassata poi la collegai al televisore, passando davanti alla porta finestra potevo guardare, nel televisore, cosa succedeva di fronte.
    
    La Signora avrebbe visto solo uno spicchio della mia camera e regolando l’apertura della tapparella il mio corpo sino alle spalle, in modo che non vedendo la mia faccia fosse ovvio pensare che anche io non mi fossi accorta della sua presenza.
    
    Avrei così potuto guardare chi pensava di potermi spiare senza essere vista.
    
    Avevo fatto varie prove ed alla fine avevo capito che la signora era molto metodica e tutti i giorni dalle 10:00 alle 10:30 usciva in terrazzo.
    
    Prima sistemava le fioriere poi ...
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