1. L'esibizionista


    Data: 20/01/2021, Categorie: Lesbo Autore: Conte01

    ... sfilai l’accappatoio lasciandolo cadere per terra.
    
    Avevo sullo schermo un primo piano dei loro visi.
    
    Sembravano allo stesso tempo incuriosite, imbarazzate ed eccitate, parlottavano tra loro mentre mi guardavano spalmare la crema sulle natiche, la pancia e le tette.
    
    Poi ebbi un’idea, forse il motivo per cui erano lì era perché la volta precedente mi aveva visto farmi un ditalino.
    
    Si probabilmente era andata così, doveva averle parlato della cosa e forse l’altra non ci aveva creduto ed aveva preteso di vedere con i suoi occhi.
    
    Un conto era passare nuda dopo la doccia davanti ad una finestra aperta un’altra era farsi un ditale la dove tutti ti potevano vedere e sicuramente la cosa le aveva incuriosite.
    
    Inizia con la mano ad insistere sempre più spesso intorno al pube poi raggiunsi lo spacco, ero bagnatissima.
    
    Trovai il clitoride ed iniziai a giocarci facendo scorrere il dito con movimenti circolari, le due guardavano parlando tra loro.
    
    Mi spostavo restando di fronte alla finestra, poi di lato o mostrando il sedere.
    
    Non potendo infilare un dito in vagina decisi di farne entrare uno nel sedere intanto con l’altra mano mi masturbavo.
    
    Ogni tanto aprivo le labbra e mi bagnavo con la saliva poi riprendevo a far correre le dita.
    
    Per far sembrare la cosa reale non potevo durare troppo così ad un certo punto finsi un orgasmo perché volevo restare in quello stato di eccitazione.
    
    Mi spostai, ripassai un paio di volte poi dopo essermi lavata mi ...
    ... rivestii.
    
    Ormai ero troppo eccitata e sragionavo, dovevo incontrarle per vedere se succedeva qualcosa.
    
    L’idea mi venne ancora una volta all’improvviso.
    
    Chiamai mia madre dicendo di essermi chiusa fuori casa, fu lei stessa a pensare di chiamare la Sig.ra Saba per avvisare la sua governante che avrei passato da loro le ore fino al loro rientro.
    
    La Sig.ra Saba chiamò la donna poi richiamò mia madre che mi avvertì dicendo che potevo andare da loro.
    
    Indossavo un vestitino di cotone bianco molto corto, sotto un perizoma dello stesso colore senza reggiseno e ho due tette abbastanza grosse, in effetti non sarei mai uscita per strada vestita in quel modo ma per andare dai Saba non era necessario uscire dello stabile.
    
    Mi venne ad aprire la donna, mi presentai, mi disse che la Signora l’aveva avvisata e mi invitò a sedere nella grande terrazza sotto una tenda.
    
    C’erano diversi divanetti, poltroncine e tavolini, mi sedetti, avevo con me uno zainetto nel quale avevo messo un libro a caso ed iniziai a leggere.
    
    Dopo una ventina di minuti le due donne arrivarono con un vassoio con del The freddo e dei biscotti.
    
    La donna più giovane parlava bene in Italiano l’altra che mi era stata presentata come un’amica/parente sapeva solo poche parole.
    
    Mi fecero le solite domande: quanti anni avevo, se avevo fratelli, cosa studiavo, se avevo il fidanzato.
    
    Quando risposi che non ero fidanzata iniziarono a bisbigliare tra loro, ammiccando.
    
    Lo scambio di battute nella loro lingua ...
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