1. La Coinquilina cap.15


    Data: 21/01/2021, Categorie: Etero Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    Sara, la mattina seguente, si trovò ancora sul divano del salotto. Il suo sonno fu disturbato dal tipico formicolio proveniente da un braccio addormentato. Si stropicciò un pochino, semi avvolta nella coperta di pile, che la copriva dalle gambe fino al seno e si guardò intorno. Vide che dall’altra parte del grande divano ad L del salotto, Gustavo, coperto da un analogo plaid dalle spalle fino alla vita, dormiva ancora profondamente. Guardò l’orologio. Erano le 6.45 e la luce iniziava ad illuminare timidamente la stanza, facendo presagire una bella giornata. Pensò che fosse troppo tardi per trasferirsi nella sua stanza e si girò pigramente su un fianco, dando la schiena al divano, con l’intento di riposare ancora un po’. Da quella posizione poteva osservare meglio Gustavo, in posizione supina, con il braccio destro raccolto dietro alla nuca. La luce del mattino disegnava molto bene la silhouette, dai contorni mediterranei, del suo viso e la barba, lievemente incolta, sembrava incorniciasse perfettamente quella bella mandibola definita. Anche il suo braccio, tonico e sufficientemente tornito era, agli occhi di Sara, totalmente in armonia con il viso e con la figura di Gustavo. Stava per chiudere gli occhi nel tentativo di riprendere ancora sonno quando il suo sguardo si soffermò sul vistoso rigonfiamento che deformava i suoi pantaloni della tuta all’altezza del cavallo: Gustavo stava avendo la classica erezione mattutina. Dalla sua prospettiva, Sara, poteva cogliere e godere ...
    ... di quella forma: una gagliarda e perfetta diagonale che puntava dritta verso il viso di Gustavo. Pensò che in realtà non aveva mai potuto ammirare completamente il corpo nudo di Gustavo e se ne dispiacque, perché ai suoi occhi era bello ed aitante. I suoi pensieri vagolarono sui particolari dei loro brevi ma intensi momenti intimi: il bancone della cucina, la macchina, le erezioni che lei gli provocava con il suo atteggiamento disinvolto. Il suo sesso, nel frattempo, aveva iniziato a pulsare ed a inumidirsi. Chiuse gli occhi e dietro le sue palpebre iniziarono a scorrere frammenti dell’ultimo pomeriggio trascorso. Gli sguardi degli invitati al suo arrivo, le frasi di disapprovazione delle altre donne, la danza disinvolta al ritmo di rock’n’roll. La sua mano, d’istinto, scese verso il clitoride, che iniziò a massaggiare con movimenti circolari, mentre con l’altra mano stringeva il suo capezzolo sinistro in maniera sempre più vigorosa. Rivide l’espressione del suo coinquilino chiederle di sedurre quello sconosciuto, vittima inconsapevole di un gioco forse un po’ perverso ma terribilmente eccitante. Lo sguardo di Gustavo non racchiudeva più la timidezza mista alla pudicizia che spesso aveva notato nei momenti in cui lo aveva provocato, al contrario, era un misto di desiderio e torbidume, pieno di trasporto consapevole. Sapere che quel ragazzo, entrato così casualmente nella sua vita, stava trasformandosi da un impacciato ed un po’ bacchettone coinquilino ad un complice per le sue ...
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