1. La Coinquilina cap.15


    Data: 21/01/2021, Categorie: Etero Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... fantasie, la fece eccitare ancora di più. I suoi battiti aumentarono e sentì il suo sesso, pregno di umori, chiedere clemenza. Le sue dita sul clitoride iniziarono a muoversi con velocità mentre osservava i suoi capezzoli indurirsi sempre di più ad ogni suo movimento. Guardò Gustavo, apparentemente ancora addormentato, sperando che si svegliasse e la vedesse così, schiava della sua lussuria. Immaginò di vedere i suoi occhi aprirsi e sentì bagnarsi completamente la sua mano destra, sfogo di un orgasmo intenso e corposo. In realtà quel suo desiderio era stato esaudito, senza che però se ne accorgesse. I suoi leggeri e inconsci mugolii avevano destato Gustavo che, socchiudendo gli occhi, aveva avuto il modo di godersi il corpo di Sara dimenarsi negli ultimi spasmi finali. Gustavo la guardò imbambolato ed il suo primo impulso fu di abbassare la mano per lenire la fastidiosa erezione che pulsava nei pantaloni. Vederla contorcersi con la bocca spalancata e gli occhi chiusi era un’immagine sensuale e deliziosa allo stesso tempo. Poi si fermò e decise di fingere di dormire osservando cosa facesse. Lei rimase un po’ distesa supina, con gli occhi socchiusi, a godersi il climax mentre il cuore ed i respiri rallentavano. Pochi minuti dopo, Gustavo la vide alzarsi e dirigersi verso la cucina, con la maglietta che non le copriva neppure metà delle natiche, stiracchiando il suo corpo e sbadigliando ripetutamente. La solitudine acquisita permise a Gustavo di avere la privacy necessaria ...
    ... per accarezzare ed assecondare un po’ quella fastidiosa erezione. Lo fece in maniera delicata, senza l’intento reale di voler godere, solo per il piacere di dare al proprio membro delle piccole scosse ed assecondarne le vibrazioni. Dopo pochi minuti, l’odore di caffè invase le sue narici e vide Sara con in mano un piccolo vassoio e una tazzina di caffè. “Buongiorno Gus, alzati che sono già le sette e mezza” “E’ già l’ora di alzarsi? Ieri sera sono caduto in coma sul divano come una pera…. Ti prego dimmi che non è già Lunedì e che dobbiamo andare a lavorare” “Ti sbagli Gus. Tu vai a lavorare, Io sono in ferie!!” gridò Sara entusiasta. “Come in ferie? Quanti giorni hai preso?” “Tutta la settimana. Credo che andrò a trovare i miei genitori. Dopo colazione faccio i biglietti del treno” Gustavo si alzò dal divano strofinandosi gli occhi con le dita. “Ah, quindi mi lasci solo per una settimana? Quando tornerai non aspettarti di trovare la casa pulita, ti avviso!” “Ci avrei scommesso” rispose Sara ridendo. Si salutarono con un casto bacio a stampo sulla porta di casa. “Tornerò per il fine settimana, comunque ti avviso” “Va bene, fa buon viaggio e riposati”. Gustavo entrò in macchina con la voglia di ascoltare i Depeche Mode. Entrò in ufficio e la prima persona che vide fu il suo capo. I rapporti sembravano essere tornati normali, almeno in apparenza, ma tutte le volte che lo vedeva, non poteva non ricordare quell’episodio così umiliante per lui. Tuttavia quella mattina non era solo. ...
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