-
Federica 28
Data: 18/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... metallo lasciandomi sola con quei due tipi e il cuore a mille dalla paura. “buon giorno io sono Federica, mi ha detto il signor Rocco che dovrò essere a vostra disposizione” “magari…sussurrò l’anziano guardando l’amico” “bene” pensai “almeno sono piaciuta” “io sono Osvaldo e lui” indicando il più giovane, “Alberto” Nel stringere quelle mani grandi e forti di entrambi mi sentivo già pronta a tutto, ma la parte che dovevo recitare mi spaventava a morte. Dovevamo guardare tutti il monitor quindi presi due sedie e le misi ai lati della mia. Loro si sedettero ma molto più vicino di quanto pensassi ed io comunque preoccupata ed emozionata cercai di mettere le mani in avanti…… “mi scuso in anticipo….ma è il primo giorno……” dicendolo poggiai la manina sulla coscia di Osvaldo che sentii essere dura e possente…..” spero tanto che il signor Rocco sarà soddisfatto di me….siate indulgenti per favore…..” Tolsi subito la mano che in realtà avevo messo istintivamente… “stia tranquilla signorina…….” Rispose Osvaldo poggiando stavolta la sua manona sulla mia coscia nuda dandomi un brivido fortissimo che probabilmente fu anche visibile……”non mordiamo mica….” Io mi alzai di scatto a prendere un fascicolo per sfuggire a quella mano calda che già mi faceva perdere le forze, ma dovevo almeno fingere di resistere un pochino come mi aveva chiesto Rocco. Comunque andai a prendere il primo fascicolo che si trovava in basso e mi piegai a gambe tese come ormai ero ...
... abituata a fare e percepii chiaramente due sguardi infuocati sulle mie chiappette esposte dal movimento. Tornai a sedere e in un attimo ero in trappola tra le loro cosce che poggiavano più o meno casualmente sulle mie. Mi dovetti alzare spesso e ogni volta ero costretta a entrare in contatto con qualche parte del mio corpo, principalmente cosce e culetto, con le loro spalle quadrate. Loro non facevano nulla per evitare quei contatti anzi….. Dopo un po’ provai a non sedermi ma appoggiando i gomiti sulla scrivania rimanevo con le gambe stese un po’ dietro di loro per evitare contatti esagerati che sarebbero stati perfetti per la strategia ma ero troppo eccitata e temevo di lasciarmi sfuggire dei sospiri troppo espliciti. Si lo ammetto stavo tentando di circuirli ma al tempo stesso mi vergognavo da morire ed era tutto un oscillare tra il sedurli e fuggire senza neanche rendermi conto che era proprio la tattica più efficace. L’idea di rimanere col culo indietro lontana dalla scrivania però, si rivelò propizia per loro perché allontanarono all’unisono la sedia e si trovarono entrambi con una spalla a contatto con una mia natica. Tutta questa situazione di corteggiamento avveniva mentre loro continuavano a fare domande e chiedere cose anche molto difficili per me, visto che ero appena arrivata. La mente andava spesso in confusione e loro guardando il mio viso viola dalla vergogna, mi rassicuravano toccandomi ogni volta in punto delle gambe sempre più vicino ...