Tra le montagne
Data: 23/01/2021,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Autore: xillo11, Fonte: RaccontiMilu
Erano i primi di Luglio quando finii l’esame di maturità, non con grandi risultati ma quello che mi importava allora era finire la scuola e avere il diploma.Normalmente, finita la scuola, trascorrevo il periodo estivo in montagna insieme a mia madre. Avevamo una vecchia casa in pietra nel centro del paese, mio papà ci raggiungeva ad Agosto, quando aveva le ferie.Quell’anno mia madre aveva trovato un lavoro in un ristorante e quindi non sarebbe venuta in montagna e aveva chiamato Sandra, una signora che abitava in montagna nella casa a fianco della nostra, per dirgli che questa estate sarei andato solo e, come lei sperava, Sandra l’aveva rassicurata che sarebbe passata a vedere se i avessi avuto bisogno.Sandra era una rompi balle di trentanove anni, l’avevo soprannominata ‘la grassona’. In effetti non lo era ma non era certamente magra, a pensarci ora era una bella donna ma a quel tempo la vedevo sempre come la rompi balle che non ci permetteva di giocare in strada perché, secondo lei, facevamo casino. Era la postina del paese. Tutti noi ragazzi e la maggioranza delle persone che c’erano d’estate erano turisti, come per me quasi tutti stavano nella casa dei nonni o dei genitori.Ricordo la Domenica che i miei mi accompagnarono in montagna, dopo neanche un’ora Sandra era già in casa nostra a rassicurare i miei che lei sarebbe passata tutti i giorni a farmi visita anzi, insistette perché andassi a pranzo e cena a casa sua, cosa che rifiutai con tutte le mie forze.Dopo due ...
... giorni che ero solo cominciai a pensare che non era male andare a mangiare da Sandra. Dovermi preparare da mangiare e lavare i piatti non allettava molto. Quando gli chiesi se il suo invito fosse ancora valido, gli si illuminarono gli occhi.-Ma certo, Fabio- d’altronde lei era sola e sicuramente le faceva piacere scambiare qualche parola a tavola.Passando più tempo con lei, o forse anche io ero cresciuto, la vedevo con un altro occhio. Non era più la rompi balle degli anni precedenti ma era diventato piacevole chiacchierare con lei, a volte, dopo cena, invece di uscire subito con gli amici mi fermavo da lei anche un’ora o forse più a chiacchierare.- Fabio! Ti va se Sabato pomeriggio andiamo al lago a prendere il sole?-Non ne avevo proprio voglia di uscire l’indomani con lei invece che con gli amici, ma non mi sentii di dirgli di no, dopotutto andavo tutti i giorni a pranzo e cena da lei.-Si, va bene!-L’indomani, dopo pranzo, partimmo con la sua macchina per andare al lago che si trovava cinque o sei chilometri più a monte. Si trattava di una piccola diga artificiale circondata da una fascia di trenta o quaranta metri di prato e poi iniziava il bosco.Ci eravamo accordati per indossare il costume da bagno sotto i vestiti per poi sdraiarci a prendere il sole.Arrivati al lago, come sempre non c’erano molte persone, ci sistemammo al limite dei prati, vicini al bosco. Da quella posizione potevamo, spostandoci di pochi metri, passare dal sole all’ombra.Sandra aveva portato dei teli da ...