1. Tra le montagne


    Data: 23/01/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: xillo11, Fonte: RaccontiMilu

    ... comportamento. Lentamente scesi verso il pube, iniziai un interminabile succhiotto al clitoride e, quando mi accorgevo che stava per raggiungere l’orgasmo, spostavo la mia attenzione alle grandi labbra o facevo entrare la lingua dentro alla vagina.Sandra teneva le gambe piegate, sentivo le cosce stringersi contro le mie orecchie, con la lingua percorrevo la vagina; pochi giri attorno al clitoride per poi scendere lungo le grandi labbra che mi davano una immensa soddisfazione a tastare stringendole lievemente tra i denti, fino ad arrivare sull’ano.Feci scivolare le ginocchia sotto le sue natiche in modo da sollevarla dal letto, appoggiandomi alle sue cosce spinsi le sue ginocchia verso le sue spalle, mi si presentò lo spettacolo del suo ano bagnato da quanto era colato prima dalla vagina. Vidi un leggero movimento delle natiche e lo presi come un invito o forse come una supplica a concentrargli le mie attenzioni.Non esitai a muovere la lingua contro quel buchetto, irrigidivo la lingua e spingevo. In alcuni momenti sembrava dovesse entrare. Sandra si muoveva in preda all’eccitazione, con una mano riuscii a raggiungere la vagina e senza dare tregua al culetto iniziai un ditalino con due dita.I suoi gemiti erano ormai diventati quasi urli incontrollabili, avevo timore che potessero sentirci dalla strada.Di tanto in tanto sentivo la sua mano posarsi sul mio capo e spingerlo premendo, ancora di più di quello che stavo facendo, la mia lingua dentro al buco del suo culetto.Dalla ...
    ... vagina gli uscì uno schizzo simile all’urina che mi colpì sul naso, subito distolsi l’attenzione dal buchetto per infilare la lingua a fondo nella vagina come per raccogliere quanto più potevo dei suoi liquidi senza sprecare nulla. Fu presa da un fremito.-Aaaahhh…. Siiiiiii…. Aaaaahhhh…. Ooooohhhh… Ooooohhhh…-Era venuta, lentamente allontanai la bocca da quella fontana che ormai era esaurita. Mi era rimasto in bocca il gusto sottile del liquido che aveva sprizzato dalla vagina.Era stremata, mi stesi al suo fianco. Rimase per cinque minuti o più ansimante con una mano sul petto.Poi si voltò verso di me e guardandomi negli occhi e disse-Ora tocca a te…-Si inginocchiò al mio fianco, prese il pene, che ormai aveva perso vigore, nella sua mano destra e iniziò una bellissima sega. Quando il bastone era tornato grosso e duro mise il glande nella bocca, sentivo la sua lingua che si muoveva, e continuò quella maestosa sega fino a quando il vulcano non eruttò tanta lava incandescente che non riuscendo la sua bocca a contenerla tutta dovette aprirla leggermente per permettergli di colare lungo il pene. Sentivo il rumore della sua mano che, impastata con il mio seme, saliva e scendeva. Era magnifico vedere le sue labbra che cingevano il pene e, sopra, le gote gonfie di sperma.Gli spinsi ancora per due o tre volte la testa contro il pene poi soddisfatto la liberai, aprì le labbra e lungo il pene scese la colata di sperma che copriva completamente le nervature. Solo una piccola parte le rimase ...
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