Le avventure di mark breedings iii - Racconti Erotici

Le avventure di mark breedings iii

... lo aveva mai fatto, ma avvertiva una gran voglia di compiacere Rob, che da parte sua cominciò a strofinargli la cappella sulle labbra, quasi gli mettesse del burro di cacao.

“Ora apri la bocca Mark, fallo entrare piano”

Mark assecondò il consiglio di Rob ed allargò al massimo la bocca, accogliendo quella meravigliosa cappella. La sentì chiaramente strofinargli il palato e di tanto in tanto spingere fino in fondo, a toccargli l’ugola. Il prolungato contatto tra cappella e ugola gli causava di tanto in tanto dei piccoli conati, ma Rob era pronto ad avvertirli ed immediatamente sfilava l’uccello, per consentire al ragazzo di prendere aria.

“Non mi crederai Mark, ma ti giuro che è la prima volta che lo faccio”

Mark potè solo annuire, cercando di sorridere a Rob, non avrebbe certo potuto rispondere, la bocca era decisamente piena! Cercò invece di farsi più audace e di farsi entrare in bocca quanto più cazzo possibile, la salivazione aumentò considerevolmente e la bava cominciava a scendere giù dalla mazza di Rob.

“Aspetta Mark, qui stiamo decisamente scomodi, andiamo sul letto, ti va?”

“Sicuro di quello che stiamo facendo Rob? Voglio dire, si insomma, io…”

“Shhh, non dire altro e seguimi sul letto, ormai abbiamo superato il punto di non ritorno, sarebbe veramente sciocco fermarci, non trovi? Io non l’ho mai fatto, te lo giuro, ma da tempo ci pensavo ed onestamente da tempo pensavo di farlo con te. Poi questa mattina Greg è venuto a trovarmi per portarmi ...

... il DVD e…”

“Ti ha raccontato quello che è successo ieri, vero?”

“Si, sarei un bugiardo a nascondertelo, per questo sono andato sul sicuro”

“Ma tu e Greg non…”

“No! Per carità, siamo solo amici, ma questa mattina mi sono girate le palle quando ho saputo, ti volevo io e invece lui…”

“Shhh, andiamo sul letto e vediamo quello che succede dai! Basta a chiacchiere ne ha fatte a sufficienza quello stronzo!”

Rob balzò giù dal divano e con la testa gli fece cenno di seguirlo. Lo invitò a raggiungere una scaletta a pioli, che portava sul soppalco con materasso. Mark cominciò a salire, quando all’improvviso sentì le mani di Rob bloccargli le cosce, impedendogli di andare oltre i primi gradini. L’altezza era evidentemente quella giusta. Avvertì il naso di Rob frugargli tra le chiappe e come sentì anche la lingua entrare in contatto con il suo buchetto nel tentativo di farsi strada tra le chiappe, cominciò lentamente a mugolare. Inarcò la schiena, per allargare, senza l’ausilio delle mani, le chiappe e permettere a Rob di ravanargli meglio il buco. Era in preda a puro piacere, non sapeva proprio che diavolo stesse facendo, ma andava bene così. Rob diventava sempre più vorace, il semplice contatto del mento e della sua barba con il suo culo gli procurava dei veri e propri giramenti di testa, ma che diavolo gli stava succedendo? All’improvviso sentì la lingua di Rob allontanarsi e si voltò con sguardo interrogativo, perché diavolo aveva smesso di leccargli il buco del ...