1. Il tubo in tasca


    Data: 29/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: anonimo21

    ... Si scusò e io gli chiesi se voleva un bicchiere d'acqua. Accettò e, di rimando, gli proposi un caffè con la scusa che dovevo farlo anche per me.
    
    Quando il caffè fu pronto io mi ero già vestito e la lavatrice era completamente smontata. Fece una breve pausa in cui mi disse di avere 22 anni e di lavorare per quella ditta da quando ne aveva 20. Gli chiesi della lavatrice e mi disse di non essere ancora sicuro della causa della perdita e che avrebbe dovuto controllare un'ultima cosa. Tornò a lavoro e io, che non avevo più nulla da fare, lo seguii e gli tenni compagnia. Continuammo a parlare finché, dopo circa mezz'ora, mi comunicò di aver capito il problema. Non vi annoierò con i dettagli tecnici anche perché, come ormai sapete, dovetti acquistare una lavatrice nuova visto che il pezzo da cambiare non era coperto da garanzia.
    
    Ero profondamente dispiaciuto ma avevo visto anche che Stefano si era impegnato e credevo che avesse fatto il possibile. Era sudato e con le mani sporche. Pensavo che avrebbe lavato le mani e poi sarebbe andato via e ne fui felice perché, così, avrei fatto in tempo per la lezione all'università ma le cose andarono diversamente. Mi disse che, quando era arrivato, aveva chiamato il suo capo dicendogli che con ogni probabilità non sarebbe rientrato prima di mezzogiorno e che, quindi, se volevo, poteva trattenersi ancora un po'. Rimasi spiazzato da questa affermazione e i suoi occhi mi fecero capire cosa aveva in mente. Mi mostrai freddo e molto ...
    ... distaccato dicendogli che mi dispiaceva ma dovevo andare a lezione dopo di che uscii dalla stanza. Mi sentii chiamare un paio di minuti dopo e ciò che trovai mi sconvolse: era a petto nudo, bagnato e magnificamente bello. Mi chiese un asciugamano perché si era sciacquato dal sudore. Glielo porsi attonito e una poderosa erezione si manifestò nei miei pantaloni.
    
    Dopo essersi asciugato mi guardò serio e le sue esatte parole furono: "È un peccato che vuoi che io vada via. Dal tuo spettacolino di poco fa con gli slip pensavo che volessi questo...". Mentre lo diceva, con le dita, mise in evidenza una sagoma nei suoi pantaloni. Evidentemente aveva messo dentro uno dei tubi della lavatrice perché una grossa protuberanza si portava dal centro verso sinistra e verso l'alto. Non potevo resistere oltre e caddi in ginocchio. Si avvicinò con sguardo compiaciuto dicendo "Lo sapevo che eri una troietta" e quando il suo grosso pacco si trovò all'altezza della mia faccia aggiunse "Non ho potuto aggiustare la lavatrice ma posso sempre sturarti il culo". Non badai alle sue parole ma con le mani esploravo voglioso quella protuberanza. Non era di certo un tubo, o almeno, non di quelli della lavatrice. Velocemente aprii la cintura e sbottonai i pantaloni. Indossava dei boxer a righe azzurre e bianche. Il punto in cui si trovava la cappella mostrava una grossa macchia umida che mi affrettai ad annusare. Ero troppo eccitato per indugiare e, così, l'intimo arrivò ben presto alle sue caviglie. Un uccello ...