1. 10 - ferragosto da professionista


    Data: 19/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: samantho91

    ... signori Sanna" scherzai io.
    
    "E chi l'ha deciso che quando saremo sposati sarò io a dover prendere il tuo cognome?"
    
    "Perchè il tuo, amore lasciatelo dire... fa schifo, se mi vuoi sposare ti prendi il mio cognome e stai zitto"
    
    "Col cazzo... al massimo prendiamo entrambi i cognomi, tutt'e due..."
    
    "Mmmm, si può fare... messi assieme suonano bene. Prima il tuo e poi il mio, che il viceversa è orribile"
    
    "Ok ok adesso però zitto che siamo arrivati alla stanza, riposati la bocca che tra poco avrà parecchio da fare" mi disse in ultima battuta Andrea, arrivando di fronte alla porta della nostra stanza.
    
    Entrammo, ci mettemmo comodi ammirando l'arredamento lussuoso e il bagno... enorme!!! La doccia era talmente grande che potevano starci in piedi comodamente almeno otto uomini, stringendosi un po' forse anche una dozzina. Io, con tutto che sono piuttosto alto, si vedeva benissimo ad occhio che potevo starci del tutto coricato sulla piattaforma, sarà stata larga almeno un metro e novanta...
    
    "Mmmmm, bella doccia... vedrai quanto la useremo in questi due giorni..." mi sussurrò Andrea all'orecchio, ansimando per l'eccitazione. Il suo respiro bollente mi fece impazzire, così come le sue mani che cominciavano sensualmente a vagare sul mio corpo palpando le mie forme più stuzzicanti.
    
    Le sue toccate sensuali ad un certo punto si trasformarono in una morsa, mi afferrò e mi spinse fino a buttarmi sul letto. Preso dalla foga mi spogliò molto in fretta, si spogliò anche lui ...
    ... e tornò sopra di me a strofinarsi energicamente, corpo a corpo. Mmmmm adoravo la sua pelle sulla mia!!
    
    Continuando a strusciare il suo petto sul mio e a leccarmi il collo, con le mani mi sollevò le gambe in modo che queste cingessero i suoi fianchi e mi puntellò il buchino con la sua mazza già dura come il marmo. Giusto un attimo di resistenza (che feci apposta io stringendo), poi rilassai e lui sfondò di botto, finendo in profondità con un colpo. Come arrendersi a sorpresa giocando a braccio di ferro... ;) Il colpo mi mandò in estasi e lui urlò dalla goduria inaspettata.
    
    "Mmmmmmmmmmmmm siiiiii!!! Wow diabolico, di nuovo ti prego!!" disse lui. Uscì del tutto e lo accontentai, stringendo di nuovo. Lui puntò la cappella e quando io smisi di stringere ripetemmo la sfondata da urlo.
    
    "Adesso lo rifacciamo, però io non cederò: dovrai sfondare tu la mia resistenza. Rifacciamo il gioco di violentarci? Io fingo di opporre resistenza e tu mi forzi" gli proposi. Considerai la forte contrazione del suo cazzo ancora piantato nel mio culo, insieme alla sua espressione da porcone voglioso, un chiaro assenso. Uscì e io cominciai a giocare a far finta di volermi divincolare, ovviamente una resistenza puramente fittizia. La nostra regola ormai era ben collaudata fin dalla prima volta che giocammo a guardia e ladri: quando uno dei due vuole smettere, ma per davvero, e non lo dice tanto per via del gioco di ruolo, fa il solito segnale concordato.
    
    Andrea preme con la cappella sul mio ...
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