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Trans al bar (2)
Data: 31/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio
“Indovina un po’? Prima di andare via, Gino, il trans, mi ha detto che stasera si esibirà al locale di Andrea. Chissà che sorpresa per quella marmaglia di maschi infoiati! E chissà come verrà ridotto quel povero ragazzino!”. Allora, voltandomi verso Enrico, aggiungo: “Ti va di andarci? Potresti fartelo anche tu!”. Lui riflette qualche secondo e poi dice: “Perché no!”. All’ingresso del locale c’è la ressa, come al solito. Ma stasera è probabile che sia stata diffusa la notizia che si esibirà Gino e quindi si è accesa la curiosità nell’ambiente. Il collega di Knut ci riconosce e ci fa passare davanti agli altri. Una volta entrati, ci sediamo sugli sgabelli al bancone e prendiamo un cocktail. Ci voltiamo verso il palcoscenico e aspettiamo l’inizio dello spettacolo. D’un tratto, le luci si spengono. “Signori, benvenuti!”, tuona la voce amplificata di Andrea. “Questa sera assisterete a qualcosa di mai visto in questa città e forse in tutto il Paese. Naturalmente, dopo una breve introduzione del nostro performer, chiunque voglia potrà approfittare di lui. Anzi, dovrà approfittare di lui. Questo è quello che lui vuole. Questo è quello che io voglio!”, conclude stentoreo. Mi si gela il sangue e subito penso a che cosa capiterà al povero Gino. Scuoto il capo e i miei pensieri svaniscono. Ma sì: magari è proprio quello che desidera! Sposto lo sguardo su Enrico, il quale fissa impaziente il palco, sorseggiando il suo drink. Un occhio di bue illumina una porzione ...
... della scena: parte la musica e Gino esce ancheggiando e seguendo il ritmo. Via via che balla si leva i vestiti, fino a rimanere in slip. Nella parte finale della coreografia si rotola sul pavimento e, facendo una mezza capriola, si toglie anche le mutande, tenendo le gambe strette. Seduto a ginocchia piegate verso la platea, spalanca le cosce proprio quando la musica finisce, offrendo a tutti la visione della sua passera impreziosita da un grosso clitoride. Un brusio si leva dal pubblico. Maschi infoiati si sistemano sulle sedie aprendo le gambe e aggiustandosi i gioielli di famiglia alquanto alterati dentro i calzoni. Gino ammicca e fa l’occhiolino, ora da un lato ora dall’altro. “Che vi dicevo?”, fa Andrea ai presenti. “Non è uno splendore? Fatevi sotto! Non aspetta altro!”, aggiunge esortando il pubblico. Però nessuno si muove: sembrano inebetiti. Passano diversi secondi prima che un tizio, da un tavolino in fondo a sinistra, si alzi e si incammini verso il trans, prima a piccoli passi, poi sempre più veloce. “Bene! Così!”, lo incita Andrea. Quello, arrivato fin sotto il palco, afferra le caviglie di Gino e lo tiene aperto, affondando la faccia tra le sue cosce. Immediatamente, la troietta reclina il capo e sospira, colto alla sprovvista dalla profonda perlustrazione che l’uomo gli sta praticando. “Ecco! È questo che vuole!”, commenta ancora Andrea. “Dacci dentro con quella lingua, tesoro! Vedrai che regalino ti fa la mia puttanella!”, e la testa del tipo comincia ...