1. Federica 17


    Data: 01/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    Ci stavamo ancora leccando le gocce di sperma dal volto quando ci accorgemmo che il pisellone era scomparso e non sapevamo se esserne felici visto la situazione pericolosissima in cui ci eravamo cacciate o tristi perché l’aver succhiato quel membro bellissimo e bevuto quel succo così dolce ci aveva lasciate eccitatissime.
    
    Approfittammo comunque della tranquillità per misurare i vestitini.
    
    Era incredibile, stavo benissimo: entrambi i vestitini, accoppiati con i sandalini col tacco mi facevano una fisico da paura con la vita stretta, le gambe affusolate e il sederino sporgente che coi tacchi era ancora più in evidenza.
    
    La zia mi unì i capelli in due codine e così, senza un filo di trucco, ero proprio una ragazzina senza ombra di dubbio.
    
    Non so se fu merito del mio abbigliamento o dell’eccitazione di cui eravamo pervase ma l’atteggiamento di zia Clara, cambiò: mentre mi aiutava a vestirmi mi accarezzava le gambe ed il sedere e ad un certo punto le sfuggì anche:
    
    “ma che culo stupendo che hai!!”
    
    “grazie zia….” Risposi lusingata…”ma il tuo anche è meraviglioso…..”
    
    Anche i pantaloncini mi stavano benissimo e li indossai con sopra una camicia bianca annodata in vita che lasciava il pancino scoperto.
    
    A malincuore mi rivestii da maschietto, sciolsi le codine e andammo a pagare; il signore era sparito e non saprei dire se ne fossi sollevato o dispiaciuto.
    
    Mentre ci avviavamo verso l’uscita del centro commerciale, passammo davanti ai bagni e, preso da ...
    ... un’intuizione improvvisa, afferrai zia Clara per un braccio e ci infilammo nel bagno delle donne che per fortuna era deserto.
    
    Poi con aria implorante:
    
    “ti prego…voglio cambiarmi…..aiutami dai….”
    
    “ok, cambiati dentro un bagno poi ti sistemo i capelli……”
    
    Rispose la zia ormai completamente complice e ancora con le guance arrossate dall’esperienza appena vissuta.
    
    Uscii dal bagnetto cambiata con il vestito e i sandali e il sorriso che fece la zia fu la conferma di quanto mi donasse quell’abbigliamento.
    
    Mi legò di nuovo i capelli con due codine e tirando fuori dalla borsa i suoi trucchi, mi mise un filo di colore sugli occhi e un po’ di lucidalabbra e nient’altro, ma ero trasformata.
    
    Uscimmo dal bagno e cominciai a camminare con un po’ di difficoltà per i tacchi ma l’eccitazione che mi pervadeva era incredibile.
    
    Notavo gli occhi degli uomini su di me e mi faceva impazzire quella sensazione.
    
    Invece di tornare alla macchina, facemmo qualche altro giretto passando anche sulle scale mobili che forse mettevano in mostra tutto il mio sederino, visto che avevo “dimenticato” di indossare le mutandine e visto quanto fosse succinto il vestito.
    
    Quando sentii una mano che mi agguantò il sedere da sotto il vestito, quindi sula carne nuda, trattenni un urlo a stento.
    
    “Stai proprio bene vestita così….” Mi sussurrò una voce sconosciuta all’orecchio causandomi dei brividi fortissimi.
    
    Mi voltai e vidi il signore di prima e vidi un altro signore che dietro di noi stava ...
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