Mia madre, che donna
Data: 01/02/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: goldParents
... assaggio di primi, branzino al forno, dolce, (tiramisù), caffe e amaro. Durante il pranzo, parlammo del più e del meno, ed esagerato un po’ con il vino. Eravamo entrambi alticci. Pagammo. Salimmo in macchina e andammo a casa. Una volta a casa mamma mi disse, che si sentiva un po’ strana e che sarebbe andata a riposare. Anche a me girava un po’ la testa, (non sono abituato a bere), e le dissi che sarei andato pure io a riposarmi. Mi stavo incamminando verso la mia stanza: - Che fai non vieni a sdraiarti con me e farmi compagnia? Dopo di ciò che abbiamo fatto ora, sei timido? - Assolutamente no mamma. Se vuoi, vengo con te. Mi afferrò per mano e andammo in camera sua. Non ci spogliammo, ne togliemmo le scarpe, ci sdraiammo direttamente sul letto. Ci abbracciammo e cercammo di addormentarci. Chiusi gli occhi, ma proprio non riuscivo a riposare. Sentivo il calore del suo corpo, il suo profumo. Immaginavo di poterlo taccare, baciare, leccare, di poterla fare mia, non desideravo altro, volevo fare sesso con mia madre. A un tratto sentii la sua mano sbottonare la mia camicia e accarezzarmi il petto. Poco dopo appoggiò un gomito sul letto, per potersi alzare leggermente, mi guardò in faccia e disse: - Quello che sta per succedere deve rimanere tra me e te, intesi? Stavo per risponderle quando mise una mano sulla mia bocca, per poi spostarla. Avvicinò le sue labbra alle mie, ma non mi baciò, stava lì ad attendere una mia mossa. Colmai lo spazio che c’era tra noi. Iniziammo a ...
... baciarci. Le nostre lingue si sfioravano, toccavano. Alternavamo baci appassionati, con dolci baci sulle labbra. Mamma finì di slacciare la mia camicia, ma non me la tolse completamente. Iniziò a baciarmi sul collo, per poi scendere sul mio petto. Baciò i capezzoli, anche mordicchiandoli dolcemente. Continuò la sua discesa. Leccò l’ombelico. Continuando a baciarmi il corpo con una mano sganciò la cintura, per poi aprire la chiusura lampo dei mie pantaloni, li abbassò leggermente assieme ai boxer. Smise di baciarmi. Prese il mio cazzo con la mano destra. Iniziò dei delicati movimenti verticali. La sua mano andava su e giù, scoprendo e ricoprendo la mia cappella. Con la mano sinistra appoggiata su di un ginocchio, m’invitò ad allargare le gambe, spingendolo verso l’esterno. Pose fine ai baci. Si mise carponi nello spazio tra le mie gambe e avvicinò il viso al mio cazzo, che era duro come il marmo. Incrociammo gli sguardi. Pensai a quanto fosse bella, e glie lo dissi: - Dio, mamma se sei stupenda ed eccitante. Sorrise. I suoi occhi emanavano una sensazione, mista, dolcezza e sensualità. Allungai una mano verso il suo viso. Lo accarezzai. Poi la spostai sulla sua testa, invitandola a prendermi in bocca il cazzo. Mamma mi guardò ancora qualche istante, poi tirò fuori la lingua e prese a leccarmi il cazzo, partendo dalle palle per poi salire fino alla cappella. Fece questo movimento all’incirca una decina di volte. L’ultima però una volta arrivata alla cappella si fermò. Apri le labbra e ...