1. Mia madre, che donna


    Data: 01/02/2021, Categorie: Incesti Autore: goldParents

    ... addormentai quasi subito. Mi svegliai durante la notte, guardai la sveglia, erano le cinque. Mi alzai e mi recai in cucina a bere un bicchiere d’acqua. La luce era accesa, sentivo mia madre parlare al telefono. - Mattia, era tua padre, sono arrivati. Io non sentii una parola di quello che mi aveva detto, ero rimasto meravigliato da cosa aveva indosso. Una camicia da notte di pizzo bianco, dalla quale si potevano intravedere, reggiseno e brasiliana anch’essi bianchi. Non era la prima volta che la vedevo vestita cosi, ma quella notte non so perché era diversa. - Mi hai sentito? Mi ripresi. - No, scusa mamma, ero avvolto nei miei pensieri. - Ho detto che era papà, sono arrivati. - Meno male. - Che ci fai sveglio a quest’ora? - Devo bere. - Io me ne torno a letto, a domattina. Mamma uscì dalla cucina e se ne andò in camera sua. Bevvi l’acqua e m’incamminai verso la mia stanza. Per andare in camera mia dovevo passare davanti alla sua stanza. La porta non era completamente chiusa, la luce del lume sul comodino, era accesa, riuscivo a vedere la figura di mia madre in penombra, sdraiata sul letto e a sentire dei leggeri gemiti. Senza farmi beccare e senza rumore, aprii la porta leggermente di più per vedere meglio cosa stava succedendo. Mamma era sdraiata, i piedi appoggiati sul letto, e le gambe leggermente divaricate. In mano un piccolo vibratore, ed era intenta a masturbarsi. Mi venne immediatamente in tiro. Anche se mi vergognavo di quello che stavo facendo, rimasi lì a guardare ...
    ... quella stupenda scena. Il cazzo mi scoppiava nei boxer, li abbassai leggermente e iniziai a segarmi. Furono degli interminabili minuti, facevo molta attenzione nel non farmi beccare. Quel piccolo vibratore entra e usciva dolcemente dalla sua fica. La scena era cosi bella che venni copiosamente. Gli schizzi di sborra finirono sulla porta e sul pavimento. Facendo più attenzione possibile socchiusi la porta, andai in bagno a prendere della carta igienica e tornai a pulire. Una volta fatto tornai in camera mia, devo confidarvi che faticai a prendere sonno. Avevo sempre in mento ciò che era appena accaduto, ma con il passare del tempo mi addormentai. Suonò la sveglia, l’avevo impostata alle dieci del mattino. Mi alzai, lavai e vestii, per poi recarmi in cucina per fare colazione. Mamma non era in quella stanza, stava ancora dormendo, “beh sarà stravolta di sicuro”, pensai tra me e me. Decisi comunque di andare a svegliarla. - Dormigliona, sveglia, sono già le dieci passate. Mamma non rispose e si girò dall’altra parte. Mi avvicinai al letto per poi sedermici sopra. Le toccai la spalla con una mano. - Mamma dai è ora di alzarsi. - Ancora un pochino. Disse lei. - Va bene, allora mi sdrai qui accanto a te. Aveva ancora indosso quella meravigliosa camicia da notte in pizzo bianco. Mi riaddormentai anch’io. Quando mi svegliai, mi accorsi che avevo appoggiato involontariamente il mio pene al suo fantastico sedere. Quello che più mi meravigliò è che mamma non si fosse spostata, anzi, la ...
«1234...8»