1. Il cugino di guido - parte 1


    Data: 19/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77

    Sono ormai trascorsi diversi mesi da quando ho conosciuto Guido (vedi racconti “Passione lui&lui”). La passione che ci unisce non è mai calata, anzi. Io già da tempo lo consideravo il mio ragazzo, invece per lui io sono sempre rimasto un amico "speciale". Mi sono rassegnato ad accettare questa relazione con un bisessuale non dichiarato, dove la sua parte gay rimarrà sempre quella repressa.
    
    Mi sono alzato da poco e sto tranquillamente finendo di fare colazione quando all’improvviso suona il campanello. Resto immobile senza fiatare con il cucchiaio pieno di latte e cereali fermo a mezz’aria tra la ciottola e la mia bocca aperta. Non batto un ciglio. Guido prima di uscire si è raccomandato di non rispondere al telefono e soprattutto di non aprire la porta a nessuno. Visto che oggi non lavoro, mi ha permesso di stare a casa sua, alzarmi con calma e approfittare di qualche ora di sonno in più (dopo le follie di ieri notte). Suona ancora e ancora con insistenza. Il rumore del campanello, amplificato nella mia testa dallo spavento, riecheggia in tutti i locali della casa. Fisso la porta in perfetto silenzio con gli occhi spalancati, sicuro del fatto che da fuori nessuno potesse vedermi o sentirmi.
    
    Quando la maniglia inizia ad abbassarsi e la porta si apre lentamente, mi viene quasi un colpo. Il cuore mi batte a mille e mi sento pervaso dall’agitazione.
    
    “Cazzo e adesso cosa faccio?” penso tra me e me. D’istinto salto dallo sgabello senza fare rumore e mi nascondo dietro ...
    ... l’isola della cucina al riparo dal raggio visivo dell’entrata ormai spalancata. Una voce maschile molto profonda (e sexy) rompe il silenzio “C’è nessuno?” dopo una breve pausa “Guido, sei in casa?”. Non so cosa fare, mi sento in trappola. Guido non ha chiuso a chiave la porta, infatti avrei dovuto chiudere io e lasciargli le chiavi sotto il vaso del giardino quando sarei partito. Troppo tardi, adesso mi trovo in casa da solo con uno sconosciuto e per di più sono completamente nudo con indosso solo un’aderente vestaglia di seta (un po’ atipica per lo stile di Guido, probabilmente il ricordo lasciato da una sua ex).
    
    Sbircio da dietro la cucina e intravedo un bel ragazzone intento ad armeggiare con bagagli di diverse dimensioni. A fatica sta trascinando dentro casa una valigia che sembra bella pesante. Ma cosa sta succedendo? Chi è questo tizio e perché si presenta qui da Guido con tutte queste valigie?
    
    Mentre retrocedo gattoni sul pavimento per non farmi notare, urto accidentalmente lo sgabello dietro di me, che inevitabilmente attira l’attenzione dell’intruso viaggiatore. In pochi istanti percepisco la sua presenza imponente sopra di me. Con estrema esitazione e con il terrore negli occhi sollevo piano piano la testa e faccio una scansione della figura che mi sovrasta: infradito Havaianas verdi e gialle, due polpacci come prosciutti (ma ricoperti di folti peli scuri), un paio di calzoncini corti aderenti alle cosce, una maglietta gialla in tinta con le ciabatte che esalta un ...
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