1. Il cugino di guido - parte 1


    Data: 19/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77

    ... della doccia, indisturbato inizia a segarsi il cazzo lubrificato dal sapone. Si sofferma con orgoglio sulla cappella, massaggiandola come se stesse spremendo un limone.
    
    Il rumore di un tonfo proveniente dalla doccia mi riporta alla realtà. “Vuoi venire a raccogliermi la saponetta?” esclama all’improvviso sarcasticamente Carlo. Intento a fantasticare su tutto quello che avrei potuto fare con una cazzo così, non mi accorgo che lui, senza smettere di masturbarsi, sta guardando nella mia direzione attraverso il riflesso dello specchio. Ignorando l’invito mi riparo dietro la porta. Non può essere vero. Non può avermi visto, magari ha percepito la mia presenza. E adesso cosa faccio? È il cugino etero di Guido, ufficialmente etero pure lui.
    
    Silenzio. Immobile. Spaventato. Non devo fare nulla, faccio finta di niente. Inutile. Fa tutto lui, è velocissimo e deciso. Succede tutto in un secondo. Chiude l’acqua, esce dalla doccia e senza neppure asciugarsi scatta verso di me che sono rimasto nascosto dietro alla porta. L'azione si svolge talmente in fretta che mi lascio trasportare dagli eventi senza opporre resistenza. Chiudo gli occhi e in cuor mio spero che Guido non verrà mai a saperlo.
    
    Spinto da una voglia animalesca, Carlo mi precipita addosso e mi travolge con tutto il suo peso. Mi spinge con la faccia verso la parete del corridoio, mi prende entrambe le mani e le fissa contro il muro. Con due colpi di piede mi allarga le gambe che si divaricano sul pavimento bagnato dal ...
    ... suo corpo gocciolante e con una leggera pressione mi inarca la schiena come per farmi una perquisizione corporale con un bel manganello puntato al culo.
    
    Alla prima lieve pressione della cappella sul mio orifizio chiudo gli occhi e stringo forte i denti. Non può scoparmi così senza nessuna preparazione, senza prima lubrificarmi il buchetto. Vabbè che di solito mi bagno al solo pensiero di un cazzo, ma almeno il primo tratto dell’ano deve essere adeguatamente preparato per prendere un cazzo di quello spessore. I miei timori svaniscono con un suo sputo tra il mio buco e la sua cappella che scivola dentro di me come una palla da biliardo in buca ad angolo. A denti stretti e con qualche gemito di dolore sopporto il bruciore iniziale. Mi sento sfondare gli sfinteri uno dopo l’altro fino a sentire le sue palle sbattere contro le mie chiappe. Una scossa mi sale lungo la schiena fino a scaricarsi nella punta delle dita serrate contro il muro. Non sembra voler darmi il tempo di lasciar abituare i miei intestini alla nuova soglia di dolore e inizia a pompare prepotentemente il suo cazzo nel mio buco. Senza indugio. Senza pietà.
    
    Raccolgo tutte le mie energie mentali, mi rilasso e mi lascio coinvolgere in questa passionale violenza. A ogni affondo la sofferenza assume una forma sempre più simile a quella del piacere. Adesso sono io a volerne sempre di più, godo come un riccio, spingo fuori il culo alla ricerca di ogni centimetro di godimento. Come risposta alla mia spavalderia Carlo ...
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