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Il padroncino brasiliano
Data: 05/02/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: tom
... approssimativa.All�improvviso Antonio mi serrò la testa con una mano e me la spinse in profondità fra le sue cosce. Le sue palle mi fecero da airbag mentre mi schiantavo contro il suo inguine odoroso. Poi il primo spruzzo mi esplose dentro la bocca. Non fu come me l�ero immaginato. Fu forte, violento, quasi come lo scoppio di una piccola carica dentro la mia testa...sboooorrrr!!...mi ritrovai la bocca piena di pasta tiepida e collosa�era quello lo sperma? Milioni di celluline impazzite che vibravano la loro codina gelatinosa sulle mie papille gustative?...un nuovo spruzzo�sbooorrr!!...deglutii quanto dovevo per non soffocare�sbooorrr!!...Antonio lanciò un gridolino di piacere, mi artigliò la testa con tutta la sua forza e la tenne stretta fra le cosce. I suoi talloni colpirono ripetutamente la mia schiena, causandomi non poco dolore, ma io resistetti; il padroncino stava solo dimostrando quanto godimento gli aveva procurato la sua italoputtana e di questo non potevo che essere fiera.Un nuovo getto nella mia bocca�sbooorrr!!...e io lo deglutii come potei, soffocando un colpo di tosse che avrebbe finito con l�infastidire il mio signore.�Brava, troia, bevi! Bevi tutto e non lasciartene scappare nemmeno una goccia!�Alte due scariche, poi il piacere del padroncino sembrò dissiparsi. Sentii che il suo membro si ammosciava nella mia bocca�i suoi respiri divennero più lenti e graduali�sboorrr!!...un altro piccolo schizzo nella mia bocca, poi la sua voce che mi incitava �Puliscimi il ...
... cazzo, stronza�Adesso perché ero una stronza? Non gli avevo forse procurato il dovuto piacere? Non ero stata brava? Eppure ce l�avevo messa tutta, per farlo godere, e lo avevo fatto solo per lui!Sfilai la sua mazza dalle mie labbra e mi occupai diligentemente della pulizia del cazzo. Diverse passate di lingua sull�asta, poi qualche bacetto a risucchio sulla punta della cappella e di nuovo giù con le labbra fra le palle e la base del membro. Antonio sembrò sospirare soddisfatto, mi allontanò con un calcio e allungò le gambe sul pavimento. Io, senza che lui me lo chiedesse, presi a massaggiare i suoi polpacci e le sue caviglie. Avrei voluto leccarlo, ma temevo che essere toccato da una bocca appena violentata come la mia gli avrebbe causato solo disgusto e repulsione.Lui si lasciò adorare come un dio per qualche minuto, la braccia abbandonate sullo schienale della poltrona e la testa fieramente reclinata a guardare il soffitto. Per diverso tempo non mi degnò di considerazione, quasi non fossi nemmeno in quella stanza.�Tu mi farai guadagnare un mucchio di soldi� disse dopo un po�.Lo fissai sbalordita.�Ho diversi amici che si sono trasferiti in questa città, lo sai? Suppergiù hanno tutti la mia età e le donne italiane non li considerano nemmeno di striscio. Tu, però, sei stata addomesticata da mia madre. E� una maga, sai? Quando sei sotto i suoi incantesimi il disprezzo che nutri verso una persona si tramuta in amore�Sollevò un piede e me lo strusciò sul viso. Provai il desiderio ...