1. La mia vita da Bull 7: Vendetta


    Data: 06/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Bull del nord, Fonte: EroticiRacconti

    ... sport praticati e ritrovo preferito. Lo guardai bene, me lo fissai a fuoco nella mente. Luigi. Un tamaraccio d’assalto, capelli ingellati, abbronzatura stile mogano, sguardo da duro. Sport praticato: piscina, ritrovo preferito: Piscina Gaudiano. “Ci vediamo presto, Luigi” dissi ad alta voce, mi misi l’annuario nello zaino e mi misi in cammino. Arrivai alla piscina grazie alle indicazioni di una vecchietta che mi fece fare il giro della città e quindi arrivai circa 1 ora prima dell’orario di chiusura. Non era tanto frequentata, vedevo tanta gente uscire e solo qualcuna entrare. Mano al portafoglio pagai il biglietto, comprai un costume e mi diressi verso gli spogliatoi. L’umidità e l’odore di cloro mi investirono subito. Gli spogliatoi erano angusti per una piscina pubblica, una parete di armadietti su un lato, una serie di cabine per i timidi sull’altro lato, una stanza per le docce e una porta aperta che dava sulla piscina, non proprio il massimo della discrezione ma consocio delle mie doti non mi feci problemi a mettermi in costume. Tempo di recarmi dove c’erano le vasche e lo vidi. Proprio quello che mi aspettavo, un tamarro d’assalto abbronzato, incapace di parlare in tono di voce civile, camminava come se la piscina gli appartenesse. Si trovava con un branco di amici, classici maschietti beta che lo seguivano e ridevano. Misi l’asciugamano su uno sdraio e mi misi ad osservarli. Poco dopo il gruppo si disgregò, tra uno “zio” e una pacca sulla spalla, Luigi venne lasciato ...
    ... solo e si diresse verso la sedia del bagnino. La vidi, la guardai, era decisamente carina. Capelli ricci ramati, non tanto alta, un paio di belle tette, stimai una quarta, premevano sotto il costume blu intero da bagnina. Anche il viso era carino, faccia un po’ da stronza, sguardo annoiato, bocca da scazzo così come la voce. Non capii cosa gli disse ma limonarono brevemente in maniera decisamente appariscente, poi la salutò dandole una strizzata a una tettona suscitando vivi gridolini di protesta da parte della bella bagnina. Avevo fatto tombola. Sapevo dove colpire quel tamarraccio del cazzo. Aspettai che se ne andò e comincia a sondare il terreno. Mi tuffai e feci una decisa di vasche per poi uscire proprio davanti alla bagnina, cercando di sfruttare l’effetto del costume reso aderente dall’acqua davanti alla bagnina, che ovviamente non mi guardò nemmeno di striscio. Allora provavi a transitarle davanti, ricevetti solo uno sguardo di disprezzo da quella fighetta. Chi si assomiglia si piglia. Mi recai verso la sdraio dalla parte opposta e presi a guardarla mentre andava lasciava la sua postazione e prendeva. Suonò la sirena che annunciava a breve la chiusura. Ero deluso, non sapevo come avrei potuto fottermi quella graziosa per quanto stronza bagnina. Dovevo tornare all’appartamento di Linda e trovare una soluzione. Tornai nello spogliatoio ormai vuoto, se non per un vecchietto che si stava vestendo, mi spogliai e mi diressi verso la doccia. Il mio cazzone ballava in maniera ...
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