Le avventure di Laura, la moglie cagna (Parte 5)
Data: 20/12/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Henry Chinaski
... la finestrella da dove sarebbe uscita la voce del prete. Aspettai pochi minuti e vidi entrare Laura, che abbassandosi sull’inginocchiatoio mi fece cenno di non fare rumore che stava per entrare il prete. In quel momento intuii quello che aveva in mente e iniziai ad eccitarmi. Il prete si sedette rumorosamente e le chiese di presentarsi perché non la conosceva, voleva sapere perché era entrata lì in chiesa a quell’ora. Laura gli disse che era arrivata in paese da pochi mesi perché il marito aveva dovuto trasferirsi per lavoro. Lui le chiese dove abitasse, sembrava come se avesse dei sospetti, ma lei fu molto scaltra, gli disse che abitava sulla collina dove eravamo stati a mangiare e riuscì a descrivere per filo e per segno una viuzza con un palazzetto con degli archi. Il racconto era stato così ricco di dettagli che il prete si convinse subito. Mia moglie cambiò tono, iniziò a farsi più supplichevole e spiegò al prete perché aveva sentito il bisogno di confessarsi: "Padre, non so cosa mi sia successo, non mi sento più me stessa, ho peccato troppo, ho fatto cose gravissime! Padre, la prego mi aiuti!" Il prete sembrava spiazzato, Laura era stata bravissima, adesso aveva tutta la sua attenzione. "Dimmi figliola, dimmi come posso aiutarti, raccontami cos’hai fatto di così inconfessabile!" Laura partì come un fiume in piena: "Sono sei mesi che non faccio che cercare occasioni per fare sesso. Vorrei farlo con tutti, non importa niente, non faccio differenze, scelgo in base a ...
... quello che voglio in quel momento, non ho regole e non riesco a smettere! Ho paura che mio marito mi scopra, se continua così succederà, già tre o quattro volte ho rischiato grosso. La prego padre! Mi aiuti ad uscirne!" "Ma, figliola ma non sei più innamorata di tuo marito?" "Ma sì padre, certo che lo amo ma questa cosa sta diventando un bisogno fisiologico per me, con mio marito continuo ad avere gli stessi rapporti, più che soddisfacenti, ma quando poi lui non c’è o è via per lavoro io sento come qualcosa dentro di me, nel mio ventre, che mi spinge ad avere rapporti con altri." Lì capii che non ce l’avrei fatta. Avrei dovuto segarmi e mi tirai fuori il cazzo. Laura lo vide spuntare dalla patta dei pantaloni, vicino alla sua coscia, mi fece l’occhiolino e lo prese in mano. Me lo scappellava lentamente mentre si avvicinava sempre di più alla finestrella con la bocca e raccontava al prete come, dove e da chi si faceva prendere. Il prete stette a sentire tutto il lungo racconto, non la interruppe mai. Alla fine, mia moglie, quasi in lacrime, chiese al prete: "Mi dica padre... Cosa devo fare per uscire da questo incubo?" Attendemmo per diversi secondi la risposta del prete. Lo vedevamo muoversi dal controluce della finestrella. Forse anche lui aveva capito che avrebbe dovuto segarsi. Rispose con la bocca completamente impastata, aveva la salivazione azzerata. Era in evidente difficoltà. "Figliola, io non posso fare molto, posso consigliarti di pregare molto, soprattutto in quei ...