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Rapporti condominiali -3
Data: 11/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad
... Dragan cominciò a chiacchierare del più e del meno, intanto che andava avanti a sistemare le piastrelle del pavimento. Era la prima volta che ci trovavamo a parlare e lui mi raccontò delle sue vicende, dei problemi nel suo paese che lo avevano spinto a venire in Italia e così via. Io lo lasciavo andare avanti e intervenivo ogni tanto con qualche domanda, ma in realtà i miei interessi nei suoi confronti erano di tutt’altro tipo, come si può immaginare. Poi, non so neanch’io come, si arrivò a parlare di matrimonio e lui mi chiese se ero stato sposato in passato. Gli risposi di no. “Non mi andava di legarmi a una donna, con tutti gli obblighi del matrimonio.”, gli spiegai, cercando di apparire il più disinvolto e convincente possibile. “A chi lo dici!”, commentò lui. “E poi, mi piace la libertà, - proseguii – sai, poterne approfittare quando ti capitano le occasioni. Tanto più che a me il sesso piace sia con le donne che… con gli uomini.”, aggiunsi fingendo una leggera esitazione, come di imbarazzo. San Frocizio mi perdoni, ma queste parole che mi vennero sulla bocca praticamente da sole, forse fu il mio spirito guida a suggerirmele. “Dio bono! - esclamò Dragan, guardandomi incuriosito – Sul serio?” “Sì, - risposi tranquillamente, ma con un groppo allo stomaco che mi toglieva il respiro – ti scandalizza, per caso.” “No, - fece lui – è che non immaginavo…” “Ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo, giusto?” “Dio bono!” Intanto, avevo preso due ...
... lattine di birra dal frigo. “Facciamo una pausa, dai.”, dissi, passandogliene una. Lui depose per terra gli attrezzi con cui stava lavorando e si alzò in piedi, appoggiandosi col sedere al lavandino. “Tu invece, ti piacciono solo le donne, immagino.”, osservai, fissandogli la prominenza all’altezza dell’inguine. Dragan fece spallucce. “Beh… - esclamò, facendo spallucce – sono sposato.” “E carino come sei, vorresti farmi credere che non c’è stato mai nessuno che ti ha fatto qualche proposta?”, insinuai. Dragan diventò tutto rosso. “Eh!” “Lo sapevo! – esclamai, scoppiando a ridere – Dai, racconta, quando è successo?” Lui cercò di nicchiare. Nel suo evidente imbarazzo Dragan era ancora più affascinante. Continuai a insistere: ormai ero troppo infregolato, soprattutto dopo che mi era parso di cogliere un guizzo sotto i suoi pantaloncini. Dragan bevve un altro lungo sorso di birra e gli scappò un leggero rutto. “Dio bono! Scusa, Luigi.”, fece. “Capita. – risposi – Allora?” “Ma niente… - cedette finalmente – Capitò a cinema, una sera…” “Eri andato a vedere un porno, scommetto.”, scherzai. “Eh, dio bono!”, rise lui, facendosi ancora più rosso. “E cos’è successo?” “E’ successo che s’è avvicinato questo tipo, a dove stavo seduto io, e comincia a toccare la gamba. Prima cerco di mandarlo via, ma quello insiste e mi mette la mano lì e tocca e fa… Insomma, mi viene duro… e ho lasciato succhiare.” “Beh, sempre meglio che farti una ...