1. Salve terra, qui koona - 19a parte


    Data: 20/12/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: sexitraumer

    ... irruzione si chinò all’istante, e succhiò dal cazzo dell’esanime Laurits qualcosa di bianco; ricordo che ne ottenne un bel po’ tra succhi di cappella e pressione con le sue dita che dovevano essere esperte; probabilmente l’aveva fatto altre volte…ma se la capa Dyria non l’avesse ripulita quella cappella Regina non avrebbe succhiato niente…
    
    …Intervenni io di nuovo, da ingenua:
    
    “Prendere lo sperma da un morto ! Non ci posso credere…! Chissà che effetto fa…ma non te l’aveva sparato tutto nel culo, hai detto ?”
    
    “Io ho detto che mi aveva fatto due o tre spari nel mio culo, ma ne aveva ancora…si era risparmiato per scopare me; mi aveva letteralmente comprata da quelle lesbiche bisex…!”
    
    “E che colore era ?”
    
    “Non so Koona ! Vidi la bocca di Regina inginocchiata sul suo cazzo, gonfiarsi e contrarsi per il succhio deciso, che si era aperta per spalmarselo intorno alle labbra ! I riflessi biancastri li aveva mantenuti, ma quello sperma ormai era tiepido, e quelli fertili non sopravvivevano che pochissimi minuti…ampiamente trascorsi però !”
    
    “Ma il suo cazzo era rimasto duro ?!”
    
    “Ovvio che no ! Dal momento in cui mi venne tolto dal culo…però pieno lo era ancora…”
    
    “Non ci posso credere ! Insomma, ne aveva preso un bel po’ avevi detto…”
    
    “Sì e…
    
    …se lo spalmò tra le labbra, e sullo spacco della vulva, affinché si vedesse che ci era venuto…un riflesso fece battere le palpebre a Laurits, ma Dyria tolse subito le false speranze:
    
    “Era solo un riflesso oculare ! ...
    ... Ne avrà altri, ma è morto, credo !...che fai Mariah ?!”
    
    Volsi lo sguardo verso Mariah che stava armeggiando con la handycam; ne tolse il cubino di cristallo olografico, e lo spaccò con la bottiglia da cui avevamo bevuto io e Susanna…che si stava distraendo di nuovo: altri due schiaffi. Mi ero vendicata abbastanza delle dita nel culo di Susanna, ed ora sentivo un bisogno matto, interiore, di essere loro complice…
    
    “Io, io…non…”
    
    “Sciaff ! Sciaff !”
    
    Gliene diedi altri due, poi la stesi per terra, e prima di prendere posizione dissi:
    
    “Lecca e bagnami il sesso con le lacrime se vuoi…io farò lo stesso con la lingua; cerca di godere ! Se la mia fica ha un sapore pesante, struscia il naso, ma è meglio se la lecchi…giù !”
    
    Mi stesi su di lei stando io di sopra. In trenta secondi Susanna fece mente locale, e prese a leccarmi la vulva; io feci lo stesso con la sua, senza mai alzare lo sguardo; Mariah gettò un po’ di quella vodka sulle cosce di Susanna per rendermi più piacevole leccarle le cosce all’interno…ci vollero sei o sette minuti. La polizia e l’ambulanza arrivarono con un electroflyer; erano notoriamente più silenziosi degli aeroflyer a idrocarburi delle forze armate. Da dentro quell’ampio e buio salone di legno stagionato venimmo improvvisamente spaventate dalle luci lampeggianti dei mezzi: aeroambulanza e scorta di polizia…riflessi stroboscopici blu e rossi che penetravano attraverso le feritoie delle pareti lignee. Quando entrarono trovarono Dyria e Regina che ...
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