1. Presenza sciagurata


    Data: 20/12/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... trattengo dalla voglia di lui. Stefano sta per compiere ciò che gli ho chiesto, smorza la sigaretta schiacciandola dentro il portacenere, si dirige verso il cameriere per pagare, ritorna verso il tavolo, m’agguanta per mano e usciamo dal bar. Ci accingiamo a camminare, io invasa dalla trepidazione e di tutto ciò che stava avvenendo, non mi sono minimamente accorta che ormai sto fumando il filtro della sigaretta. In testa escogito qualcosa di bizzarro, di brillante e di disinvolto, perché non mi pare vero quello che sto sperimentando, sono infervorata al massimo, ho un desiderio tremendo addosso, intimamente e impulsivamente primitivo, ho invero la fica in fiamme. Repentinamente mi volto, sbatto Stefano verso la staccionata d’un caseggiato in costruzione e inizio a baciarlo con cupidigia, con un’accanita smania. Poche decine di metri ci separano dalla mia abitazione, giunti a destinazione Stefano entra in casa mia come se fosse nella sua, è debolmente disorientato, ma è risoluto, perché subito dopo s’avvia verso la cucina e afferra una bottiglia d’acqua e inizia a dissetarsi. Al presente siamo soli, in tal modo posso permettermi globalmente ciò che voglio, non posso dissipare questa ghiotta e formidabile occasione. Per l’occasione m’avvicino, gli colloco le mani sulle spalle e lo fisso negli occhi, in quelle incantevoli iridi dallo sguardo irresistibile e magnetico, che ho effettivamente senza fine voluto d’intersecare con i miei. Stefano mi cinge le mani ai fianchi, ha ...
    ... subodorato che in quell’istante sono stata permeata da un’inusuale forma di tenerezza, che quel mio metodo di contegno ferino e impulsivo che avevo al bar, era la giustificazione perché non lo avevo mai avuto tra le mie braccia, in aggiunta a ciò anche per richiamare la sua considerazione. Io inizio a baciargli prudentemente il torace, gli accarezzo gentilmente la chioma, lui frattanto mi sta toccando la schiena, intanto che mi sta levando la camicetta e il reggipetto. In quest’istante siamo avviticchiati, riesco persino ad avvertire il suo cazzo che pressa con insistenza sulla mia pelosissima fica. Io gli sfilo la camicia scaraventandola sul canapè, dove va a far compagnia alla mia camicia che già giaceva lì insieme al mio reggipetto Siamo ambedue a petto nudo, tutto ciò che ci rimane in ultimo da denudare sono le nostre parti intime. Stefano si siede sul canapè, mentre io mi genufletto di fronte a lui, gli slaccio la cintura e gli sbottono adagio le braghe. In questo momento lo osservo negli occhi, perché durante il tempo in cui gl’infilo la mano sotto le mutande lui prontamente mi bisbiglia di darci dentro. Io sono infervorata più che mai, levo prudentemente il cazzo dalle sue mutande facendo ben attenzione a non cagionargli fastidi ed esordisco a massaggiarglielo, inizialmente sulla base, in seguito lungo tutta la sua estensione, in conclusione gli accarezzo la cappella con la punta delle dita ritraendo bene le unghie per non graffiarlo. Gli stimolo con maestria i testicoli, ...
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