L'evoluzione della specie
Data: 21/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Tommaso
... vidi lui con lo sguardo sullo spacco e poi a fissarla. Pensai che lei avesse risposto. Non appena lei scomparve dietro la porta che immetteva nel corridoio che conduceva alle toilettes, lui si alzò e prese la stessa direzione. Seguirono minuti che non so nemmeno descrivere: il cuore mi batteva come impazzito e fui preso, nello stesso tempo, dall'ansia e dall'eccitazione. La vidi ritornare sorridente e rossa in viso. Le disse che la stava facendo impazzire, che conosceva le donne come lei, le toccò la coscia e le diede un bigliettino col numero di cellulare. Lo considerammo come un gioco e ci ridemmo su. Nei giorni che seguirono incominciai a pormi delle domande: è possibile che in tutti questi anni non abbia mai avuto un corteggiatore? che non abbia avuto delle proposte e magari qualche approccio e qualche momento di debolezza e di cedimento? Insomma, incominciai a ritenere impossibile una cosa del genere. Ma come, una femmina come lei che non disdegna di mettere, in modo magari del tutto innocente e casuale, la propria sensualità? Una femmina che ha una gran cura del suo corpo, con le cosce sempre liscie e la peluria del pube sempre ben curata come piace a me? Inoltre è bella in viso con capelli e occhi castani e uno sguardo, come aveva sicuramente notato il nostro amico, accattivante e che parla da solo. Insomma, una femmina provocante da stuzzicare le fantasie di qualsiasi uomo. Incominciai allora a stuzzicarla. Una sera rispose che non aveva voglia ad un mio approccio. ...
... Le dissi che se non aveva voglia di me facesse finta che fossi un altro, magari l'amico del matrimonio. "Ma quanto sei scemo! Un altro! Come ti vengono in testa certe cose? Perché tu fai così? Mi fai capire che fai così!". Quasi pentito le dissi che era solo un modo per mettere in moto certe fantasie ed eccitarsi. Non sapevo cosa pensasse nella sua mente, ma palpandola, toccandola ed accarezzandola incominciò a sciogliersi. Insistetti: "Ti piacerebbe se ti toccasse così l'amico nostro?" "Dai smettila. Che hai stasera?" dice sospirando. Chissà come stava galoppando la sua fantasia! Allora insistendo ancora, mentre mi spompinava, le chiesi: "Ti piace succhiare questo nuovo cazzo?". Si lasciò andare con un lungo siii. Solo dopo qualche giorno smise di darmi dello scemo e notai che non aspettava altro che le dicessi: fai finta che non sono io e gustati questo cazzo estraneo nel culo. Ci prese gusto e incominciò ad essere complice, finché una sera mi comportai come se fosse certo che lei fosse stata con altri. Le dissi di farmi vedere quello che faceva e come godeva con gli altri. Godeva come una troia e si lasciava andare in: "Siii, cosììì, mi piaceeeee!". Non si palesava mai in modo chiaro e preciso come se volesse lasciarmi nel dubbio. Ci riusciva benissimo ma percepivo che si fosse incontrata col nostro amico del matrimonio e che avesse avuto qualche storia anche prima. Poco più di un mese fa, primi giorni di ottobre, accompagnammo nostro figlio all'aeroporto di Catania dovendo ...